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martedì, Giugno 3, 2025
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Spectrum 2 : La Nuova Era nelle UI ADOBE

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Il 12 dicembre 2023, Adobe ha svelato Spectrum 2, la versione più recente e avanzata del suo sistema di design, portando una ventata di freschezza nell’interfaccia utente delle sue applicazioni.

Questo rinnovamento del design, che verrà implementato in tutte le applicazioni Adobe, rappresenta l’evoluzione logica dei dieci anni del sistema Spectrum, adattandosi più organicamente all’universo dei prodotti web di Adobe.

È ragionevole supporre che l’acquisizione di Figma da parte di Adobe abbia avuto un impatto significativo in questo sviluppo.

La Nascita di Spectrum 2

Spectrum, il sistema di design di Adobe, ha costituito la base di tutte le esperienze app e web di Adobe per oltre un decennio.

Con l’avvento di Spectrum 2, Adobe si immerge in un’era di design più colorata, intuitiva e inclusiva, distaccandosi dall’austerità del design precedente.

Questo aggiornamento è una risposta diretta all’evoluzione del pubblico di Adobe, che si è ampliato per includere non solo professionisti, ma anche studenti, piccoli imprenditori e creatori di contenuti sociali.

Le principali caratteristiche di Spectrum 2 includono:

  1. Maggiore Intuitività e Accessibilità: Focalizzandosi su contrasto dinamico, luminosità e colori accessibili, Spectrum 2 mira a rendere gli strumenti Adobe più semplici da usare per tutti.
  2. Design Espressivo: Con un’enfasi su colori vivaci, spazio bianco strategico e elementi grafici accattivanti, Spectrum 2 si propone come un sistema di design più gioioso e invitante.
  3. Adattabilità Cross-Platform: Progettato per funzionare senza soluzione di continuità su diverse piattaforme, Spectrum 2 garantisce un’esperienza utente coesa su dispositivi iOS, Android, web e anche in ambienti di realtà mista.

Eric Snowden, VP di Design di Adobe, ha evidenziato che l’aggiornamento mira a indirizzare un pubblico molto più ampio rispetto a dieci anni fa.

Spectrum 2 non è solo una questione di estetica; è un passo avanti nell’accessibilità e nell’inclusività, con un occhio di riguardo verso la facilità d’uso per i nuovi arrivati nel mondo digitale.

Sempre più persone utilizzano i prodotti Adobe come mai prima d’ora. Sempre più persone vogliono essere creative.

Se guardi cosa stiamo facendo con cose come Adobe Express e Adobe Firefly, abbiamo tutte queste nuove persone che realizzano cose meravigliose per la prima volta, il che è super emozionante.

Pensiamo che Spectrum 2 possa modernizzare e rendere questi strumenti più accessibili a un pubblico completamente nuovo di persone.

Eric Snowden, vicepresidente del design per Adobe

Adobe prevede di implementare Spectrum 2 inizialmente nelle sue app web e iOS all’inizio del 2024, per poi estenderlo ai suoi principali strumenti desktop come Photoshop, Lightroom e Premiere Pro.

L’obiettivo è di portare questo nuovo linguaggio di design in oltre 100 app, un’impresa ambiziosa ma essenziale per mantenere la coerenza e la modernità nell’ecosistema di Adobe.

Spectrum 2 rappresenta un importante passo in avanti per Adobe, segnando un cambiamento significativo nel modo in cui gli utenti interagiranno con i suoi strumenti.

Questo aggiornamento riflette l’impegno dell’azienda verso l’innovazione, la creatività e l’accessibilità, mantenendo Adobe al passo con le esigenze di un pubblico in continua evoluzione.

Con Spectrum 2, Adobe non solo rafforza la sua posizione come leader nel software creativo, ma ridefinisce anche cosa significa per gli utenti “sentirsi a casa” con i propri strumenti creativi.

Ci attende un futuro in cui le applicazioni creative saranno più facili da usare, più intuitive e più inclusive, e questa è senza dubbio una prospettiva positiva.

Peach Fuzz il PANTONE 2024

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la storia di Pantone

Pantone, oggi un’icona globale nel mondo del colore, ebbe inizi modesti. Fondata negli anni ’50 nel New Jersey come M & J Levine Advertising, un’azienda di stampa commerciale, l’azienda era lontana dall’essere il gigante del colore che conosciamo oggi. Tutto cambiò quando Lawrence Herbert, un giovane chimico, entrò in scena. Nel 1962, Herbert acquistò l’azienda e iniziò a trasformarla, concentrandosi sulla standardizzazione dei colori. Nel 1963, Herbert lanciò il Pantone Matching System (PMS), rivoluzionando il modo in cui i colori venivano identificati, comunicati e replicati nell’industria grafica. Questo sistema offriva un approccio standardizzato e universale alla gestione dei colori, qualcosa che mancava dolorosamente nel settore fino ad allora.

Il nome “Pantone” stesso è un interessante gioco di parole, che combina “pan” (dal greco, che significa “tutto”) e “tone” (in inglese, “tonalità di colore”). Questa etimologia suggerisce una missione aziendale di abbracciare l’intero spettro dei colori, fornendo una soluzione completa per ogni sfumatura immaginabile.

Tuttavia la comunità dei designer ha espresso significativa frustrazione (eufemismo per dire che ce l’hanno ancora a morte N.d.A) riguardo al mancato accordo tra Adobe e Pantone, che ha avuto un impatto diretto sull’utilizzo delle librerie dei colori Pantone nei software Adobe. Fino a poco tempo fa, i colori Pantone erano disponibili di default in applicazioni come Adobe Illustrator, InDesign e Photoshop, offrendo agli utenti un accesso agevole e integrato a un’ampia gamma di tonalità per la progettazione grafica. Tuttavia, recenti cambiamenti hanno comportato la rimozione di alcune delle librerie di colori Pantone da questi software, richiedendo ora l’uso di un plugin a pagamento di Pantone per accedere a tutte le varianti di colore. Questo sviluppo ha suscitato notevole scontento tra i professionisti del design, molti dei quali vedono questa mossa come un ostacolo alla loro creatività e produttività, oltre che come una spesa aggiuntiva non prevista nelle loro operazioni quotidiane.

Con il passare degli anni, Pantone è andato ben oltre il suo ruolo originale nel settore della stampa. L’azienda è diventata un’influenzatrice di tendenze globali, specialmente con la sua annuale selezione del “Colore dell’Anno”, che influisce su moda, design d’interni, prodotti di consumo e persino marketing.

Il Colore dell’Anno: Un Fenomeno Culturale
Dal 2000, Pantone seleziona annualmente il “Colore dell’Anno”, una previsione influente che funge da barometro culturale e tendenza per i settori creativi. Questo processo, condotto da esperti internazionali, analizza le tendenze in moda, arte, intrattenimento e viaggi. Il Colore dell’Anno diventa fonte di ispirazione, riflettendo lo zeitgeist e influenzando decisioni di design, moda e branding in tutto il mondo.

Pantone è diventato sinonimo di precisione nel colore e di innovazione. La loro continua espansione in nuove aree e la capacità di adattarsi ai cambiamenti di mercato hanno mantenuto il marchio rilevante e influente. Con soluzioni software, collaborazioni con artisti e designer, e un’enfasi sulla sostenibilità e sulla responsabilità sociale, Pantone continua a dimostrare che è molto più di un semplice fornitore di colori.

IL colore del anno 2024: Peach Fuzz

PANTONE 13-1023 Peach Fuzz è un colore selezionato dal Pantone Color Institute come il Pantone Color of the Year 2024. Questo delicato e morbido color pesca è stato scelto per il suo spirito onnicomprensivo che arricchisce l’anima, il corpo e la mente. La tonalità, leggermente sensuale e sinceramente pesca, comunica un messaggio di amore e condivisione, enfatizzando la compassione, la comunità e la collaborazione.

Leatrice Eiseman, Executive Director di Pantone Color Institute, descrive Peach Fuzz 13-1023 come una tonalità che irradia calore ed eleganza moderna, risuonando con compassione e offrendo un abbraccio tattile. Questa sfumatura color pesca, che unisce la giovinezza con l’intramontabilità, è vista come un simbolo di solidarietà, calma e protezione. Con un equilibrio tra rosa e arancione, ispira sentimenti di appartenenza e nuovi equilibri, incentivando la cura di sé e la ricerca di spazi personali per crescere e migliorarsi.

Il colore viene utilizzato in vari settori come moda, design d’interni, prodotti di bellezza, packaging e design multimediale. Nel mondo della moda e degli accessori, Peach Fuzz 13-1023 appare in finiture scamosciate, vellutate e ricamate, mentre nell’interior design crea ambienti accoglienti e rilassanti. Nei prodotti di bellezza, aggiunge una finitura eterea e riflettente, ravvivando la pelle con un calore morbido. Infine, nel packaging e nel design multimediale, il colore offre un aspetto tattile e concreto, invitando al contatto e all’interazione.

In un’epoca di tumulti e sfide, Peach Fuzz 13-1023 rappresenta un desiderio universale di rafforzamento, empatia e compassione, sottolineando l’importanza della comunità e della connessione con gli altri. Questo colore avvolgente e caldo incarna un messaggio di compassione ed empatia, unendo le persone in un mondo che sempre più si affida alla tecnologia e alla digitalizzazione.

Reddit entra in una nuova dimensione con il suo nuovo rebrand firmato pentagram

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Reddit Il famoso sito di social news riconosciuto dagli internauti come “il cuore di Internet”, si rinnova e ha recentemente svelato un nuovo volto, curato dallo studio Pentagram, uno dei più influenti studi di design al mondo, rinomato per la sua eccezionale abilità nel plasmare l’identità visiva di marchi, prodotti e persino città, Tra i suoi clienti troviamo grandi nomi come Windows, Verizon, Mastercard e molti altri.

Snoo, la Mascotte, in 3D

Il cambiamento più evidente e discusso riguarda Snoo, la simpatica mascotte aliena di Reddit. Da un design piatto e semplice, Snoo diventa un personaggio tridimensionale, con mani e gambe, quasi a simboleggiare un salto dalla bidimensionalità della web era precedente alla profondità e vivacità dell’era moderna. Secondo Pentagram, il processo di trasformazione di Snoo si è ispirato ai personaggi Pixar, mirando a renderlo un’icona al pari di figure come Super Mario. L’aggiunta di pollici opponibili, in particolare, apre nuove frontiere di espressività per il personaggio.

L’introduzione di Snoo in 3D è un chiaro tentativo di modernizzare e dare nuova vita al marchio. Tuttavia, nel farlo, Reddit si discosta dalla tendenza prevalente nel design di loghi e mascotte, che vede una preferenza per la semplicità e la pulizia del flat design. Il personaggio in 3D, sebbene tecnicamente impressionante e visivamente accattivante, potrebbe complicare la sua applicabilità su diverse piattaforme e formati. Inoltre, il passaggio al 3D comporta un rischio: quello di perdere parte dell’immediatezza e dell’universalità che un design più semplice può offrire.

 

Una Nuova Identità Tipografica

Il rebranding introduce anche importanti novità tipografiche. Reddit ha adottato due nuove fonti: Reddit Display e Reddit Sans. La prima, Reddit Display, è stata progettata per essere audace e caratteristica, con le sue forme a bolle di conversazione, riflettendo la natura dialogica della piattaforma. Reddit Sans, invece, è stata pensata per il digitale, una fonte adattabile e facilmente leggibile, che mira a migliorare l’accessibilità e la riconoscibilità.

Una Paletta di Colori Ridisegnata

Il cambio di immagine non riguarda solo la forma, ma anche il colore. Pentagram ha ridotto la vasta gamma cromatica di Reddit da oltre 100 tonalità a soli 15 colori primari, ciascuno con tre sfumature. Questo non solo semplifica la coerenza del brand, ma permette anche una migliore espressione della comunità, mantenendo viva l’identità distintiva di Reddit.

Discussioni e Riflessioni del Settore

Questo audace passo verso il 3D da parte di Reddit ha generato molteplici discussioni tra gli esperti di design. Mentre alcuni applaudono l’innovazione e la freschezza di questo approccio, altri si chiedono se questa tendenza alla tridimensionalità si affermerà come standard nel design di interfacce web e app, ai piu attenti di voi non sara sfuggito questo ritorno al 3d per le mascott, gia android pochi mesi fa aveva presentato il suo rebrnad sfoggiando un look 3d. Mentre è innegabile che la nuova incarnazione di Snoo abbia più personalità e dinamismo, emerge una domanda fondamentale: quanto è importante questa caratterizzazione per l’identità di Reddit? Il sito è noto soprattutto per la sua comunità e per il flusso costante di discussioni e idee. C’è il rischio che un personaggio così definito e prominente possa distogliere l’attenzione dal vero cuore di Reddit: i suoi utenti e i loro contributi.

Questa mossa di Reddit segna un punto di svolta interessante nel panorama del design digitale, dove il 3D inizia a farsi strada o meglio ritorna. Tuttavia, resta da vedere se questa scelta si rivelerà vincente a lungo termine o se sarà percepita come una novità passeggera. In un’era in cui l’usabilità e l’accessibilità sono fondamentali, l’efficacia di una mascotte in 3D nel comunicare l’essenza di un brand è ancora un territorio inesplorato e ricco di incognite.

In un panorama digitale in costante evoluzione, Reddit sembra aver preso una posizione chiara: il futuro è tridimensionale.

Reddit, con il suo nuovo look, non solo rafforza la sua presenza nel mondo digitale ma stabilisce un precedente significativo nel campo del design di brand online. La direzione intrapresa da Pentagram e Reddit potrebbe benissimo essere un indicatore di dove si sta dirigendo il design digitale. Resta da vedere se altri seguiranno questa strada verso un mondo più vivido e tridimensionale.

E voi, cari lettori, cosa ne pensate? È il 3D il nuovo orizzonte del design digitale? Condividete con noi le vostre opinioni e riflessioni, e insieme esploriamo le infinite possibilità del design del futuro.

La Pericolosità della Semantica dei Colori nel Design: Oltre le Scelte Scontate

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Quando si parla di identità visiva, è innegabile l’importanza attribuita al colore. Nel manuale di stile di una nota istituzione educativa, il blu e il rosso vengono impiegati per simboleggiare rispettivamente il desiderio di conoscenza e il fuoco rigenerativo dell’istituzione. Tuttavia, queste associazioni non sono scolpite nella pietra, ma piuttosto scelte deliberate che possono essere interpretate in modi diversi a seconda del contesto culturale e sociale.

Nella pratica del design, il colore porta con sé un bagaglio di significati che può essere tanto arricchente quanto limitante. Il verde, per esempio, è spesso legato all’ecologia, ma non è una regola ferrea; può anche rappresentare la speranza o, in un contesto completamente diverso, un prodotto parzialmente scremato. È questa malleabilità semantica che rende il colore un terreno così fertile per la creatività, ma anche un campo minato di cliché e aspettative preconfezionate.

 

Prendiamo i loghi di Eurospin e Lidl, entrambi caratterizzati dall’uso del blu. Il blu è tradizionalmente associato a valori di affidabilità e fiducia, ma la sua presenza nei loghi di queste catene di supermercati non si ferma a una scelta pragmatica. È piuttosto un nodo di associazioni culturali che parla di qualità europea, come suggerito dalle stelle nel logo di Eurospin, o di un ambiente di shopping dinamico e accogliente, come nel caso del design di Lidl, che combina il blu con il giallo e il rosso.

Questi esempi ci mostrano come i colori possano essere strategicamente scelti per rafforzare un’identità di marca, pur evitando di cadere in soluzioni scontate. Il compito è quello di navigare tra le acque della semantica cromatica, creando combinazioni che comunicano in modo fresco e distintivo, senza ricorrere a interpretazioni stereotipate che rischiano di svuotare un marchio del suo potere comunicativo.

La semantica dei colori è una questione delicata nel branding, dove il significato di un colore può essere ridefinito o rafforzato dal contesto in cui viene utilizzato. Un rosso ardente può simboleggiare la passione o il pericolo, mentre il blu può evocare serenità o fredda distanza. La sfida per i designer è quella di utilizzare questi simboli cromatici in modo che risuonino con il pubblico, mantenendo l’integrità del messaggio del marchio.

I colori nel design non sono solo un elemento estetico, ma un linguaggio complesso e sfumato che parla attraverso le convenzioni culturali e le esperienze personali. In questo linguaggio, l’originalità e l’innovazione non stanno nell’inventare nuovi significati, ma nell’abilità di utilizzare quelli esistenti in modi che sorprendano, coinvolgano e rimangano impressi nella memoria del pubblico.

Addio a Roger Kastel: Il Maestro del Poster Cinematografico che Ha Definito un’Epoca

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addio Roger Kastel, l’artista leggendario dietro alcuni dei più iconici poster cinematografici della storia. Kastel, che ci ha lasciato all’età di 92 anni, era una figura emblematica nel mondo del design grafico, noto soprattutto per i suoi lavori rivoluzionari per “Jaws – Lo squalo” di Steven Spielberg e “L’Impero colpisce ancora” della saga di Star Wars.

Nato nel 1931 a White Plains, New York, Kastel ha iniziato la sua carriera come illustratore freelance negli anni ’50, dopo aver studiato all’Art Students League di New York. La sua passione e dedizione per l’arte visiva lo hanno portato a diventare uno dei nomi più rispettati nel settore della grafica cinematografica.

Il suo lavoro più celebre, il poster di “Jaws”, ha ridefinito il concetto di marketing cinematografico. L’immagine inquietante dello squalo che si avvicina dal profondo ha catturato l’essenza del film, creando un’anticipazione e un terrore che hanno contribuito al successo del film stesso. Questa opera non è stata solo un trionfo di design, ma anche un punto di svolta nella storia del merchandising cinematografico.

Kastel ha anche lasciato il segno con il suo lavoro su “L’Impero colpisce ancora”, dove ha sapientemente miscelato elementi di suspense e avventura, catturando l’immaginario di milioni di fan di Star Wars.

Kastel non era solo un artista, ma un vero innovatore che ha mostrato come un’immagine possa raccontare una storia, evocare emozioni e creare un impatto culturale duraturo. Il suo lascito continua a vivere nelle generazioni di designer e artisti che si sono ispirati al suo lavoro. Roger Kastel non era solo un maestro del suo mestiere, ma anche un faro di ispirazione per chiunque creda nel potere dell’immagine visiva.

La sua eredità rimarrà una fonte di ispirazione e un punto di riferimento per tutti coloro che amano l’arte del poster cinematografico.

Dyslexia Scotland Mostra il Lato Positivo di Comic Sans ai Designer

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si parliamo proprio di lui, il Comic Sans, la “pecora nera” del mondo dei font, che ha iniziato la sua avventura negli anni ’90 come il bambino allegro del quartiere dei font, pensato per programmi Windows dedicati al mondo del infanzia. Chi avrebbe mai detto che questo font, spesso etichettato come il “cugino imbarazzante” dei font, sarebbe diventato un eroe inaspettato? Ebbene sì, nonostante il suo look perfetto per ogni invito a una festa in giardino e la sua fama di non essere il più odiato del gruppo, Comic Sans ha dimostrato di avere un superpotere: è uno dei migliori amici delle persone con dislessia!

La sua nascita risale agli anni ’90, quando fu creato per emulare il lettering dei fumetti, da qui il nome “Comic Sans”. Nonostante fosse inizialmente destinato a un uso informale e ludico, il suo impiego eccessivo e in contesti inappropriati ha portato a un crescente disprezzo da parte dei designer. Questi professionisti spesso criticano Comic Sans per la sua estetica ritenuta infantile e poco professionale, oltre che per la sua onnipresenza in contesti che richiederebbero una maggiore serietà tipografica. La sua diffusione capillare, spesso in contesti non adatti, ha contribuito a renderlo un bersaglio di scherno e disprezzo nel settore del design grafico, Comic Sans ha trovato una nuova vita e un nuovo scopo grazie a una campagna innovativa di Dyslexia Scotland. Questa organizzazione di beneficenza ha lanciato una campagna social illuminante, rivelando come Comic Sans sia in realtà un font amico dei dislessici, sfidando le percezioni e invitando i grafici a unirsi a una rivoluzione tipografica per l’inclusività.

Attraverso storie personalizzate su Instagram, Dyslexia Scotland ha sfidato designer di fama mondiale come Stefan Sagmeister, Nick Losacco, Eike König, Jessica Walsh, Cihan Tamti e altri, a riconsiderare il loro approccio alla tipografia. Ogni storia era accuratamente personalizzata, utilizzando lo stile e il linguaggio caratteristico di ciascun designer, trasformando Comic Sans da barzelletta a simbolo di un movimento inclusivo.

La campagna ha ottenuto un successo straordinario, con oltre 35 milioni di interazioni a livello globale. Ha stimolato un’ondata di interesse tra i designer, molti dei quali hanno visitato il sito di Dyslexia Scotland per approfondire la dislessia e l’importanza di sviluppare font accessibili e come farlo.

In risposta, la Miami Ad School ha introdotto corsi di design inclusivo, dove gli studenti hanno lavorato allo sviluppo di font inclusivi con l’aiuto di Fontself, partner della campagna. Questo ha segnato un passo significativo verso l’educazione e la pratica di un design più accessibile.

Il font guru Daniel Brokstad ha risposto alla chiamata creando un font con pesi variabili, specificamente pensato per i dislessici. Questo ha ispirato altri designer a creare font e design inclusivi, beneficiando potenzialmente 780 milioni di persone affette da dislessia in tutto il mondo.

La campagna di Dyslexia Scotland ha trasformato Comic Sans da barzelletta del design a eroe dell’inclusività, dimostrando che nel design, come nella vita, la funzionalità e l’empatia possono e devono andare di pari passo. Questa rivoluzione tipografica non solo ha cambiato la percezione di un font, ma ha anche ispirato una comunità globale di designer a pensare oltre l’estetica, abbracciando l’accessibilità e l’inclusività come principi fondamentali del design moderno.

L’Albero di Natale più Unico che Ci Sia: Snapper nel Nuovo Spot di John Lewis

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Il grande magazzino John Lewis di Londra ha presentato il suo attesissimo spot natalizio per il 2023, “Snapper: The Perfect Tree” Realizzato da Saatchi & Saatchi London, questo spot pone l’accento su un tema centrale: l’evoluzione delle tradizioni natalizie e la celebrazione dell’insolito.

Il protagonista dello spot è Snapper, una vivace pianta carnivora allevata da un bambino con il sogno di diventare un albero di Natale. La storia di Snapper ci conduce attraverso un viaggio emotivo, culminando nella gioiosa riunione della pianta con la famiglia, simboleggiando l’importanza delle tradizioni in continua evoluzione.

La colonna sonora dello spot, “Festa”, eseguita dal celebre tenore italiano Andrea Bocelli e scritta da Le Feste Antonacci, aggiunge un tocco magico alla narrazione. La canzone sarà pubblicata come singolo, con una parte dei ricavi devoluti a enti di beneficenza che supportano giovani e famiglie in difficoltà, rafforzando l’impegno sociale di John Lewis.

La campagna di John Lewis si distingue per la sua natura interattiva e multicanale. Gli spettatori possono immergersi ulteriormente nella storia di Snapper attraverso un filtro AR su Meta, un calendario dell’Avvento digitale sull’app John Lewis, e una serie di annunci e vetrine che presentano il personaggio e i prodotti natalizi. Questo approccio all’avanguardia riflette l’adattabilità del brand alle tendenze emergenti e ai bisogni dei consumatori.

Lo spot natalizio di John Lewis per il 2023, “Snapper: The Perfect Tree”, conclude con la frase “Lasciate crescere le vostre tradizioni”, sottolineando un approccio innovativo alle tradizioni natalizie. Questo messaggio riflette un cambiamento significativo nel modo in cui la pubblicità affronta le dinamiche familiari moderne, in particolare la rappresentazione della famiglia non tradizionale. Nel mondo della pubblicità, la rappresentazione delle famiglie è in continua evoluzione. Ad esempio, l’Esselunga ha tentato di trattare il tema della famiglia non tradizionale, ma ha ricevuto critiche per il suo approccio.

John Lewis, invece, sceglie di mostrare una famiglia senza figura paterna, suggerendo un’interpretazione più inclusiva e contemporanea del nucleo familiare durante le festività. Questa scelta rappresenta un importante passo avanti nel riconoscimento e nell’accettazione delle diverse strutture familiari che esistono nella società moderna.

Con “Snapper: The Perfect Tree“, John Lewis dimostra che la magia del Natale risiede nella condivisione di momenti felici con i propri cari, al di là delle tradizioni convenzionali. Questo spot celebra la bellezza dell’inatteso, offrendo una visione fresca e contemporanea dello spirito natalizio.

Prima sentenza USA contro le IA: giudice rigetta le accuse degli artisti

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Una recente svolta giuridica ha suscitato l’attenzione mondiale sul uso dell IA.

Un giudice federale degli Stati Uniti ha preso una decisione cruciale in un caso che potrebbe ridefinire il confine tra intelligenza artificiale (IA) e diritto d’autore. Il giudice ha emesso un verdetto parzialmente favorevole alle aziende dietro ai generatori di immagini AI Midjourney, Stable Diffusion e Dream Up, gestito da DeviantArt, in un’azione collettiva per violazione del copyright intentata da tre artisti: Sarah Anderson, Kelly McKernan e Karla Ortiz.

Copyright: davinci

La disputa legale è nata dall’uso delle opere d’arte degli artisti per addestrare i modelli di intelligenza artificiale senza il loro consenso. Questi modelli sono in grado di generare immagini dettagliate a partire da semplici descrizioni testuali, ma la loro efficacia dipende in gran parte dalla quantità e qualità delle immagini utilizzate durante il processo di apprendimento. La denuncia degli artisti sostiene che l’inclusione delle loro opere nel set di dati usati per l’addestramento costituisca una violazione del loro diritto d’autore.

Il giudice William H. Orrick ha riconosciuto la validità dell’accusa principale di violazione diretta del copyright nei confronti di Stability AI, consentendo a tale rivendicazione di procedere verso il processo. Allo stesso tempo, ha concesso agli artisti la possibilità di modificare e ripresentare la maggior parte delle altre accuse, suggerendo che gli argomenti iniziali non erano sufficientemente convincenti, ma potrebbero essere rafforzati.

Uno dei punti chiave affrontati dal giudice riguarda la necessità che le opere siano registrate al momento dell’azione legale. Mentre Anderson aveva registrato i suoi copyright prima della causa, McKernan e Ortiz non lo avevano fatto, il che ha portato al rigetto delle loro rivendicazioni. Questa distinzione sottolinea l’importanza di seguire le procedure legali per la tutela dei propri lavori.

Il giudice ha anche stabilito che gli artisti devono dimostrare una “somiglianza sostanziale” tra le opere generate dalle IA e le loro opere originali. Ciò implica che non tutte le immagini prodotte dai modelli di intelligenza artificiale possono essere considerate derivati delle opere copyrightate se non è dimostrata questa somiglianza significativa.

Copyright: josefkubes

In termini di procedura, Anderson non è riuscita a fornire una pretesa plausibile che le sue opere registrate fossero utilizzate nel set di dati per l’addestramento, basandosi su una ricerca del suo nome sul sito ihavebeentrained.com. Tuttavia, non è stato altrettanto chiaro il ruolo di DeviantArt nello “scraping” delle opere d’arte, una pratica che consiste nel raccogliere automaticamente grandi quantità di dati da internet, e quindi il giudice ha respinto le accuse rivolte contro la piattaforma.

Questa battaglia legale è di fondamentale importanza per il futuro dell’arte e della creatività nell’era dell’IA. Potrebbe stabilire precedenti significativi su come il diritto d’autore interagisce con le tecnologie di intelligenza artificiale e avere impatti sostanziali per artisti, aziende tecnologiche e l’intersezione tra copyright e tecnologia in avanti. Con l’evolversi del caso, il mondo artistico e legale rimane in attesa per vedere come questi problemi verranno risolti nei tribunali.

PANTONE presenta i suoi Markers

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PANTONE, il riferimento globale per i colori, arricchisce la vita degli artisti con ben 108 sfumature di marker, grazie a una splendida collaborazione con il rinomato marchio olandese di materiali per artisti, Royal Talens. Questa nuova gamma di prodotti artistici comprende marker, inchiostri per marker e blocchi da disegno, tutti caratterizzati da colori impeccabili.

 

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La collezione fonde l’indiscussa competenza di PANTONE nel campo dei colori con l’abilità di Royal Talens nella produzione di inchiostri per marker. Il risultato? 108 brillanti opzioni cromatiche, tutte accuratamente realizzate e testate secondo il rigoroso Sistema di Corrispondenza di PANTONE. Interessante notare che PANTONE non ha solo approvato le formule, ma ha anche contribuito attivamente alla loro creazione.

I marker presentano una doppia punta: una a pennello e una a scalpello, garantendo flessibilità e precisione in ogni tratto. L’inchiostro, a base di pigmento, garantisce resistenza alla luce e colori vibranti; pur essendo a base d’acqua, asciuga rapidamente diventando impermeabile sulla carta.

Con serbatoi ricaricabili, questi marker possono essere riutilizzati anche dopo che l’inchiostro originale è esaurito.

Oltre ai marker, la gamma offre bottiglie di inchiostro e quattro blocchi da disegno con carta specifica di Talens, disponibili in diverse dimensioni. “Ora puoi abbozzare, disegnare e progettare con i colori PANTONE!” esclama Talens.

 

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Ogni set di nove marker, disponibile in diverse palette come Primaria, Giallo, Rosso Caldo, Rosso Freddo, Natura, Pastello, Città, Grigio Caldo, Grigio Freddo, Marrone, Giallo Verde, Verde, Blu Verde, Blu o Viola, ha un costo di US$76.95.

La collezione Talens | PANTONE è ora disponibile sul sito di PANTONE.

 

facebook cambia logo ma nessuno se ne accorge

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Ah, il mondo del design! Quel magico universo dove una tonalità di blu può cambiare il mondo, scatenare rivoluzioni, armare i popoli, o almeno, così sembra pensarla Facebook scusate volevo dire Meta… Con tutti questi cambi di nome e logo, chi è  la casa madre di chi è difficile stare al passo.

 

Recentemente, Facebook ha annunciato un “rebrand” del suo logo. Ma se vi aspettavate qualcosa di rivoluzionario, beh, preparatevi a rimanere giusto un pochino delusi.

Il nuovo logo, a detta di Meta, è “più audace, elettrico ed eterno”. Ma a un occhio non allenato (o forse a qualsiasi occhio), sembra semplicemente… un po’ più blu.

Oltre al blu “rivoluzionario”, il logo ha subito altre modifiche sottili. La “f”, ora ha margini leggermente diversi ed è stata centrata al suo contenitore . Il carattere tipgrafico non subisce modifiche è rimane lo stesso, il Facebook Sans, ma con, cito “un trattamento coerente e una leggibilità migliorata”. In parole povere, hanno lavorato sul kerning del font.

 

Ora, non fraintendetemi. Nel mondo del design, anche i dettagli più piccoli contano. Ma quando una delle aziende più grandi e influenti del mondo annuncia un “nuovo” logo, ci si aspetta qualcosa di…. un po’ più… chiaro no?

 

La profonda gamma tonale dei blu secondari consente flessibilità fornendo allo stesso tempo equilibrio come unica espressione dell’identità del nostro marchio.

Meta nel suo comunicato stampa che accompagna il brand book spiega in dettaglio il motivo dietro ogni singola decisione di design. Nel comunicato rilasciato dalla società, si sottolinea che ci troviamo solo all’inizio di una trasformazione del marchio più estesa, che influenzerà l’applicazione nei mesi a venire.

La revisione del colore blu e del simbolo rappresenta la base per un’immagine rinnovata, che sarà ulteriormente sviluppata attraverso cambiamenti futuri non ancora dettagliatamente descritti.

oltre al colore a al kerning anche le spaziature degli elementi e alcune icone hanno subito una leggerissima variazione.

Le reazioni online. Gli utenti di Twitter (X?) non hanno perso tempo a prendere in giro il “drastico” cambiamento. E alcuni commenti sono alquanto esilaranti

Mentre Facebook (scusate, Meta) è impegnata a rinnovare il suo logo, noi poveri grafici mortali ci chiediamo: è davvero il blu che rende un marchio iconico? O forse, solo forse, ci sono questioni più importanti su cui concentrarsi?

E voi, cari lettori di Robadagrafici, cosa ne pensate di questo blu “rivoluzionario”? Fatecelo sapere nei commenti! E se siete ispirati a creare qualcosa di veramente innovativo, date un’occhiata alla nostra guida su come progettare un logo. Chissà, potreste anche decidere di cambiare una tonalità di colore e chiamarlo “rinnovamento”.