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martedì, Ottobre 22, 2024

“Optic”

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Pubblicato da Counter-Print
Optic: effetti ottici nel design grafico

“Optic” esplora il ponte tra l’arte Op degli anni ‘60 e il design grafico contemporaneo. dinamismo, energia e vitalità si fondono nelle pagine di questo viaggio ottico, rivelando sperimentazioni ed esiti inaspettati. Un’avventura attraverso 200 pagine di effetti ottici che hanno modellato il linguaggio del design. “Optic”: il tuo invito a distinguere, imparare e innovare nel design grafico.

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Perché le illusioni ottiche affascinano tanto i designer grafici? Questi effetti sono spesso presenti in amati design di libri, packaging e branding in tutto il mondo. Nel suo ultimo libro, intitolato “Optic”, Counter-Print si immerge a capofitto in questo affascinante ambito dell’arte e del design.

Scritto da Katy Cowan il 13 luglio 2023, “Optic” è una lettura imprescindibile per ogni creativo attento che desidera approfondire la conoscenza dell’Op Art di metà anni ’60 e il suo impatto continuativo sul linguaggio del design grafico, forse più di qualsiasi altro movimento.

Ricco di ispirazione, il libro copre tutto, dalle strutture periodiche e sistemi interrotti al rilievo, dagli oggetti impossibili alla diffusione e all’illusione isometrica. Ogni sezione rivela le forme uniche e le tecniche che i designer di talento impiegano per creare immagini mozzafiato.

Come ci si aspetta da Counter-Print, il libro è un vero e proprio banchetto di intuizioni, contenendo interviste con artisti e studi di primo piano come Abby Haddican, Daughter, Toko, Classmate, Mainstudio, Manifiesto, Study LLC., Burrow e Parker Studio, tutti pronti a condividere di più sulle loro carriere e sull’uso delle illusioni ottiche nel loro lavoro.

“Le illusioni ottiche possiedono un’attrazione magnetica per i creativi, e non c’è da meravigliarsi,” spiega Jon Dowling, co-fondatore di Counter-Print. “Prendiamo, ad esempio, il Woolmark, un uso esemplare ed elegante dell’Op Art nel design grafico, ideato dal designer italiano Franco Grignani e lanciato in Gran Bretagna nel 1964. Questa creazione iconica esemplifica il potere affascinante delle illusioni ottiche.

“Andando più a fondo nell’epoca, troviamo numerosi design con una forte influenza Op, come l’identità delle Olimpiadi di Messico 1968 di Lance Wyman e il logo dei Giochi di Monaco 1972 di Otl Aicher. Questi design dimostrano vividamente come l’Op Art abbia ispirato e modellato il design grafico, lasciando un segno indelebile nelle menti creative.”

“Optic” segue i popolari titoli “Big Type” e “Mascot” di Counter-Print, rilasciati l’anno scorso, dove l’editore esamina a fondo un tema unico nel regno del design grafico e dell’illustrazione. “Ci piace molto esplorare temi che non solo stimolano la nostra curiosità ma risuonano anche con l’output visivo dei designer,” racconta Jon a Creative Boom.

Un tema ricorrente in “Optic” che spicca è l’importanza del bianco e nero nella creazione di effetti ottici. “È evidente che storicamente, molte opere ben note nell’ambito dell’arte ottica sono state create prevalentemente in bianco e nero. Lo stesso vale oggi, e ci sono due ragioni principali dietro questa scelta,” afferma Jon. “In primo luogo, il solo bianco e nero hanno il potenziale per ottenere un’ampia gamma di effetti ottici. Escludendo il colore, gli artisti possono concentrarsi sulla manipolazione dei toni e dei contrasti per produrre le illusioni visive desiderate. Rimuovere le complessità associate al colore permette un’esplorazione più diretta del fenomeno ottico in gioco.

“In secondo luogo, il contrasto tra bianco e nero porta con sé un’intrinseca drammaticità e dinamismo. Possiede un impatto visivo che supera l’uso del colore. Questo contrasto elevato aiuta a rendere le forme distinte e ben definite, cruciale per che certi effetti ottici vengano efficacemente trasmessi.”

Ci sono molti altri esempi all’interno di “Optic” che dimostrano l’influenza continua dell’Op Art sul design contemporaneo. Un caso è il lavoro di Underline per Halo, un birrificio e taproom che è stato piuttosto avventuroso nel suo branding.

“Il lavoro di Underline per Halo prende le ricette tradizionali di stili di birra rari e sperimenta con gli ingredienti, quindi l’uso dell’illusione ottica e la sua natura sperimentale sono molto appropriati,” dice Jon. “I designer sono stati ispirati dall’obiettivo di distinguere Halo dagli altri birrifici artigianali creando un sistema di marca e etichette che sfidano il linguaggio visivo comune nell’industria. Volevano catturare la natura avventurosa e non convenzionale del birrificio attraverso i loro design. Penso che l’Op Art, in questo contesto, funzioni molto bene per trasmettere il messaggio del marchio.”

“Naturalmente,” ammette Jon, “è sempre difficile selezionare un singolo lavoro quando si compilano libri come questi, e ci sono molti altri esempi che i designer troveranno utili e coinvolgenti. Spero che il lettore possa percepire l’ampiezza delle possibilità che l’illusione ottica può portare al loro lavoro,” aggiunge Jon.

“In definitiva, speriamo che i designer acquisiscano una comprensione e un’apprezzamento della ricca storia e dell’influenza dell’Op Art nel design grafico. Questo libro mira a esaminare gli effetti ottici presenti nel design grafico moderno, distinguendo le varie forme e mostrando come l’Op Art abbia iniettato dinamismo, energia e vitalità nel linguaggio del design grafico. Alla fine, speriamo che i designer traggano ispirazione e un più profondo apprezzamento per l’influenza dell’Op Art.”

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Lombardo Marco
Lombardo Marcohttp://wiredlayer.com
Marco lombardo è il fondatore di robadagrafici.net Si occupa di aiutare i marchi a crescere. Crea identità memorabili grazie a strategie che ne rafforzano l'identità. marcolombardo@wiredlayer.com info@robadagrafici.net
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