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Dyslexia Scotland Mostra il Lato Positivo di Comic Sans ai Designer

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si parliamo proprio di lui, il Comic Sans, la “pecora nera” del mondo dei font, che ha iniziato la sua avventura negli anni ’90 come il bambino allegro del quartiere dei font, pensato per programmi Windows dedicati al mondo del infanzia. Chi avrebbe mai detto che questo font, spesso etichettato come il “cugino imbarazzante” dei font, sarebbe diventato un eroe inaspettato? Ebbene sì, nonostante il suo look perfetto per ogni invito a una festa in giardino e la sua fama di non essere il più odiato del gruppo, Comic Sans ha dimostrato di avere un superpotere: è uno dei migliori amici delle persone con dislessia!

La sua nascita risale agli anni ’90, quando fu creato per emulare il lettering dei fumetti, da qui il nome “Comic Sans”. Nonostante fosse inizialmente destinato a un uso informale e ludico, il suo impiego eccessivo e in contesti inappropriati ha portato a un crescente disprezzo da parte dei designer. Questi professionisti spesso criticano Comic Sans per la sua estetica ritenuta infantile e poco professionale, oltre che per la sua onnipresenza in contesti che richiederebbero una maggiore serietà tipografica. La sua diffusione capillare, spesso in contesti non adatti, ha contribuito a renderlo un bersaglio di scherno e disprezzo nel settore del design grafico, Comic Sans ha trovato una nuova vita e un nuovo scopo grazie a una campagna innovativa di Dyslexia Scotland. Questa organizzazione di beneficenza ha lanciato una campagna social illuminante, rivelando come Comic Sans sia in realtà un font amico dei dislessici, sfidando le percezioni e invitando i grafici a unirsi a una rivoluzione tipografica per l’inclusività.

Attraverso storie personalizzate su Instagram, Dyslexia Scotland ha sfidato designer di fama mondiale come Stefan Sagmeister, Nick Losacco, Eike König, Jessica Walsh, Cihan Tamti e altri, a riconsiderare il loro approccio alla tipografia. Ogni storia era accuratamente personalizzata, utilizzando lo stile e il linguaggio caratteristico di ciascun designer, trasformando Comic Sans da barzelletta a simbolo di un movimento inclusivo.

La campagna ha ottenuto un successo straordinario, con oltre 35 milioni di interazioni a livello globale. Ha stimolato un’ondata di interesse tra i designer, molti dei quali hanno visitato il sito di Dyslexia Scotland per approfondire la dislessia e l’importanza di sviluppare font accessibili e come farlo.

In risposta, la Miami Ad School ha introdotto corsi di design inclusivo, dove gli studenti hanno lavorato allo sviluppo di font inclusivi con l’aiuto di Fontself, partner della campagna. Questo ha segnato un passo significativo verso l’educazione e la pratica di un design più accessibile.

Il font guru Daniel Brokstad ha risposto alla chiamata creando un font con pesi variabili, specificamente pensato per i dislessici. Questo ha ispirato altri designer a creare font e design inclusivi, beneficiando potenzialmente 780 milioni di persone affette da dislessia in tutto il mondo.

La campagna di Dyslexia Scotland ha trasformato Comic Sans da barzelletta del design a eroe dell’inclusività, dimostrando che nel design, come nella vita, la funzionalità e l’empatia possono e devono andare di pari passo. Questa rivoluzione tipografica non solo ha cambiato la percezione di un font, ma ha anche ispirato una comunità globale di designer a pensare oltre l’estetica, abbracciando l’accessibilità e l’inclusività come principi fondamentali del design moderno.

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Lombardo Marco
Lombardo Marcohttp://wiredlayer.com
Marco lombardo è il fondatore di robadagrafici.net Si occupa di aiutare i marchi a crescere. Crea identità memorabili grazie a strategie che ne rafforzano l'identità. marcolombardo@wiredlayer.com info@robadagrafici.net
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