fbpx
venerdì, Ottobre 4, 2024
HomeMagazineItalian Reputation Awards: Ferrero al primo posto

Italian Reputation Awards: Ferrero al primo posto

-

Appena resa nota la Reputation Awards Italiana, che indica i 150 brand più reputati del panorama nazionale.
La statistica è realizzata dal Reputation Institute, leader mondiale nel settore della Corporate Reputation.

L’evento annuale, tenutosi al Museo nazionale della Scienza e della Tecnologia ha svelato le principali tendenze e aperto il dibattito sulle sfide che influenzano la gestione della reputazione delle aziende.
Dopo essersi confermata l’Azienda italiana più reputata al mondo secondo la classifica Global RepTrak® 100, Ferrero riconquista anche la leadership dell’Azienda più reputata in Italia, subentrando a Walt Disney (quest’anno terza).

La classifica Italiana

Si conferma sul podio anche Ferrari, passando dalla terza posizione dell’anno scorso alla seconda nel 2018, a conferma di un solido legame con gli italiani, consolidatosi dopo la quotazione in Borsa. Cresce anche Lavazza che, pur fermandosi quest’anno ai piedi del podio, conferma un ritrovato feeling con gli Italiani proprio nei giorni dell’inaugurazione di Nuvola, la nuova e innovativa sede della storica azienda di Torino.

Nuvola, nuova sede Torinese di Lavazza

In fondo alla classifica, dei brand più reputati in Italia, abbiamo Rai, Ferrovie dello Stato e Monte dei Paschi di Siena.
Nella parte “bassa” della classifica, anche colossi come Facebook, recentemente coinvolto nello scandalo di Cambridge Analytica, McDonald e Poste Italiane.

“In un periodo caratterizzato da una crescente sfiducia nei confronti della politica e delle Istituzioni, crescono le attese nei confronti delle Aziende.
Le aziende devono trovare il coraggio di guardare oltre la profittabilità del business nel breve termine. Le grandi imprese devono avere interessi e progettualità convergenti per proporre una visione di medio-lungo periodo, assumendosi una leadership autentica e credibile in un momento di vuoto della rappresentanza”.

Fabio Ventoruzzo, Vice President di Reputation Institute

Il Reputation Awards

Reputation Awards, giunto quest’anno alla sesta edizione, è l’evento annuale di riflessione e confronto sullo stato dell’arte della reputazione delle Aziende in Italia, sulle principali tendenze e sfide che influenzano la gestione della loro reputazione, anche alla luce dei più recenti avvenimenti politici e socio-economici.
Nel 2018 la reputazione delle aziende in Italia è scesa ( -3,5 punti) rispetto all’indice dello scorso anno portando il valore medio al punteggio di 67,3 punti/100. Tale valore si attesta ai livelli reputazionali del 2014 (67,4) e dimostra come le aziende, nel corso dell’ultimo anno, non siano state capaci di conquistare la fiducia degli italiani.

Reputation Institute Italy RepTrak® del 2018, classifica per settori:

1. Electrical & Electronics (72,8)
2. Luxury Products (72,6)
3. Beverage (71,1)
4. Food (71,0)
5. Automotive (70,9)
6. Financial – Diversified (70,6)
7. Home & Personal Care (69,7)
8. Streetwear (69,4)
9. Industrial (68,6)
10. Entertainment – Media (68,3)

11. Retail (67,2)
12. Pharmaceutical (66,4)
13. Tourism (65,1)
14. Logistic (64,9)
15. Financial-Insurance (62,7)
16. Energy & Utilities (57,5)
17. Telco (57,0)
18. Financial-Banking (55,7)
19. Gaming (54,5)

Come funziona il RepTrack

Per calcolare queste classifiche si applica il modello  RepTrak® del Reputation Institute, un autorevole framework a livello internazionale, che misura la reputazione, ne identifica i fattori che la guidano e permette alle aziende di monitorare e confrontare la loro performance rispetto ai competitor. RepTrak® è il primo strumento standardizzato e integrato al mondo per inquadrare e misurare le corporate reputation a livello internazionale su molteplici gruppi di stakeholder.

Il cuore del modello RepTrak® è il Pulse, ovvero il fattore emotivo che consente di creare un legame tra gli stakeholder e l’Azienda e permette di misurarne la forza in base a quattro attributi: stima (esteem), fiducia (trust), ammirazione (admire) e atteggiamento positivo (feeling). La solidità o meno di questo legame determina la reputazione dell’Azienda.

Reputation Institute ha identificato 7 fattori razionali che rappresentano l’aspetto “razionale” della reputazione sulle quali si lavora per modificare le percezioni e quindi i comportamenti degli stakeholder:

  1. Prodotti e servizi (Products & Services)
  2. Innovazione (Innovation)
  3. Ambiente di lavoro (Workplace)
  4. Eticità (Governance)
  5. Responsabilità sociale (Citizenship)
  6. Leadership
  7. Performance

Il modello RepTrak®

L’indice RepTrak® è la metrica comune adottata per la gestione sia della costruzione sia della protezione della Reputazione e rappresenta il trait d’union tra le due anime del progetto integrato, costituendone il fulcro centrale grazie anche alle sue forti correlazioni con i comportamenti di supporto degli stakeholder, quali la propensione degli stakeholder ad acquistare, raccomandare e investire, e quindi con le variabili di business, quali l’utile e la capitalizzazione di borsa.

2018 VS 2017

Rispetto alla classifica 2017, da evidenziare il crollo del settore Telco (-7,8 pts) in un anno caratterizzato dalle polemiche per le cd. “bollette a 28 giorni” che, portando alla ribalta mediatica la questione, anche a seguito delle prese di posizione del regolatore, ha contribuito a erodere la fiducia degli italiani nei confronti di un settore già alle prese con questioni legate a costi e trasparenza.

Interessante rilevare che in un anno in cui sono cresciute le aspettative degli italiani sul ruolo sociale delle aziendecrolla la reputazione di alcune aziende globali che vivono la crisi nella percezione del loro workplace come Amazon (-4,7) e Ikea (-7,1) e della trasparenza come nei casi di Apple (-10,4) e Facebook (-9,1).

Complessivamente poi è positivo il fatto che nelle prime venti aziende per reputazione in Italia, 1 su 2 sia italiana.

Commenta

Commenti

Simone Checchia
Simone Checchiahttps://www.checchiadesign.com
Creative Director di blueorange_design, docente di User Interface e Social Media. Adobe Certified Professional e Adobe Educator, a colazione mangio pane e Creative Cloud, innaffiati con molto caffè. Dirigo Roba da Grafici, la più grande community italiana sul design e la comunicazione visiva.
- Advertisment -