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venerdì, Ottobre 4, 2024
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Il Ritmo: come modificare la percezione visiva

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Il concetto di ritmo, nel design, viene spesso tradotto come “ripetizione”.
In effetti, non è altro che la replica, la ripetizione di più elementi grafici all’interno di un determinato schema.

Il ritmo si adopera per tranquillizzare l’utente, trasportarlo in una realtà calma, dove l’equilibrio della ripetizione regna sovrano.
E’ chiaro che esistono vari tipi di ritmo, a secondo dell’effetto visivo che si vuole andare a creare. Più si gioca con gli elementi e le ripetizioni, più si aumenta l’impatto.

Nello specifico, distinguiamo tre tipologie diverse di ritmo: regolare, progressivo e fluido. Vediamole nel dettaglio per capire meglio.

Ritmo regolare

Il ritmo regolare è il più utilizzato in assoluto, oltre che il più semplice da ricreare. In questo caso, gli elementi grafici vengono ripetuti in modo preciso ed ordinato, seguendo specifiche regole.

Tutti hanno la stessa forma, lo stesso colore, lo stesso font se si stratta di scritte, la stessa gradazione se si parla di immagini.
Quello che si viene a creare è anche detto pattern, cioè la ripetizione successiva e regolare di un’immagine all’interno di uno schema fisso.

Dall’utilizzo del ritmo regolare si ottengono progetti ordinati, puliti dal punto di vista grafico e dall’interessante impatto estetico.

Ritmo progressivo

Il ritmo progressivo è in realtà molto simile a quello regolare. Vengono sempre ripetuti i vari elementi grafici, in modo continuo e ordinato. La forma resta invariata ma, al contrario, si cambia il colore e la dimensione.

A questo punto, il ritmo diventa subito più dinamico e meno monotono. Si riesce quasi a percepire il movimento, il passaggio progressivo da una dimensione all’altra.
Lasciando intatta la forma si riesce a giocare sull’impatto emotivo dell’immagine, che è generato soprattutto dal colore. Forme uguali proposte in colori diversi possono generare reazioni completamente differenti.

Ritmo fluido

Il ritmo fluido è l’ultimo della lista ed è in assoluto quello più caotico e divertente.

Parliamo sempre di una ripetizione, della replica consapevole degli elementi grafici all’interno dello stesso layout. Tuttavia, questa volta viene lasciata libera possibilità di scelta.
L’elemento viene replicato in modo irregolare, senza rispettare nulla, così da regalare alla pagina un aspetto colorato, divertente ed a tratti giocoso.

Il grafico recupera il proprio potere e prova a far divertire l’utente, dando dinamicità alla pagina senza però rinunciare all’equilibrio delle forme.

 

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Claudia Mosca
Claudia Mosca
Prima di avvicinarmi al mondo della scrittura ho lavorato come grafica e social media manager. Quest'esperienza mi ha aiutato a capire come rivolgermi alle persone, parlando direttamente al pubblico senza dare nulla per scontato.
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