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sabato, Luglio 27, 2024
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Guerrilla!!!

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No, niente morti o scontri a campo aperto, ma un modo singolare e a mio avviso “intelligente” di utilizzare la pubblicità: sto parlando di Guerrilla Marketing! E ne parlerò come merita: benissimo. Vediamo perché.
E’ un marketing sensazionalista, con l’obiettivo di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo.
Vuoi letteralmente sbaragliare la concorrenza? Questa è la tecnica non convenzionale più strabiliante di tutte. Perché? Non è il denaro che conta bensì l’intelligenza e la creatività.
La chiave del Guerrilla marketing è la base psicologica su cui si fonda: la capacità di influenzare quella parte dell’inconscio “responsabile” degli acquisti: è l’arma più potente che possiamo immaginare.
l termine guerrilla deriva dalla resistenza spagnola durante l’occupazione napoleonica. I guerriglieri, inferiori per numero e per armi, combatterono sfruttando e massimizzando le risorse di cui disponevano: conoscenza del territorio, legame con la popolazione e profonda motivazione.
Come in una vera guerriglia, questa disciplina si propone di “attaccare” il singolo consumatore, in modo da gestire anche la sua reazione. Raggiungere i consumatori in luoghi e in situazioni in cui non è attiva nessuna barriera nei confronti del messaggio e del prodotto, genera grande visibilità. Lo spiazzamento e la curiosità daranno vita, di conseguenza, a un veloce passaparola e alla diffusione virale del messaggio.
Possiamo far risalire le origini del Guerrilla Marketing ai mitici anni ’70. Ma l’uso del termine vero e proprio nasce nel 1984, grazie al saggio di un grande esperto di marketing e comunicazione: Jay Conrad Levinson (The Guerrilla Marketing Revolution di Joe Conrad Levinson Paul R.J. Hanley). Attualmente presidente del “Guerrilla Marketing International”, Levinson collabora con la nostra adorata Adobe e con la Apple. La sua formazione in psicologia lo aiuterà a porre le basi per lo sviluppo della disciplina, mediante lo studio del cervello, del suo funzionamento, ma soprattutto del processo decisionale degli esseri umani. Come, in che modo, in quanto tempo l’essere umano riesce a codificare un messaggio? Le risposte sono nelle svariate applicazioni. “E’ inutile andare a combattere i big, le imprese con i grossi budget di comunicazione, con le stesse armi: e allora agisci fuori dagli schemi! Porta la competizione su un piano che cancelli la differenza dei mezzi. Arriva al consumatore attraverso vie meno battute, così il tuo messaggio non dovrà sgomitare con migliaia di altri messaggi quasi uguali”. Di seguito alcuni esempi di Guerrilla Marketing: buona visione!

 

 

 

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