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sabato, Luglio 27, 2024
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10 consigli per progettare loghi che non facciano schifo

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Stai progettando un logo. Sembra una cosa semplice, vero? Disegna un cerchio, scrivici il nome dell’azienda ed il gioco è fatto!  (Ho realmente sentito uno pseudo-designer suggerire questo metodo di lavoro).

Sfortunatamente, se vuoi veramente meritarti i soldi che chiedi al cliente, c’è da fare molto più.

Ci sono un milione di persone nell’industria grafica di oggi che sfornano loghi “schifosi o giù di lì” in massa per siti di crowd sourcing, basti pensare alla moltitudine di siti che trovi scrivendo “logo a 10€” che si fanno la concorrenza a vicenda.

Come può un professionista serio distinguersi dalla massa e creare loghi di qualità che non facciano schifo? Ma, sopratutto, quali sono i processi creativi che portano a differenziarci davvero dalla concorrenza low-cost?

Continua a leggere e lo scoprirai.

1. Usare un doppio senso visivo

Alcuni dei miei loghi preferiti al mondo utilizzano una tecnica che adoro: il doppio senso visivo, che è un modo molto elaborato per dire che usano due immagini racchiuse in una, attraverso un’intelligente interpretazione di un concetto o un’idea.

Il logo del WinePlace qui sotto ne è un esempio perfetto

Questo logo prende la forma di una puntina da disegno che suggerisce la ‘posizione’ o ‘luogo’, ma che chiaramente rappresenta anche un bicchiere di vino. I loghi che usano questa tecnica risultano intriganti e rimangono impressi nella memoria. Gli spettatori gradiscono questo giochino mentale e per questo motivo sono più disponibili ad apprezzarlo e a riconoscervi un valore aggiunto.

2. L’importanza vitale del colore

Una delle decisioni più importanti nel creare un logo è la palette di colori. Questa non è una decisione superficiale, il colore porta significati e comunica idee.
A volte sei costretto a rispettare i colori già esistenti dell’azienda per la corenza d’immagine, mentre altre volte avrai la libertà di sperimentare. Adoro la, ad esempio, ricca palette usata nel logo Zion qui sotto.

Qui i colori ti afferrano e ti trascinano dentro, danno vita all’illustrazione e ulteriore contenuto alla forma del paesaggio. Detto questo, ricorda che un buon logo deve essere versatile e funzionare bene anche in scala di grigi.

Oltre alla versione in scala di grigi, mi piace fornire ai clienti anche una versione con colore unico, usando solo il nero e la sua equivalente versione negativa. Nel caso del logo di Zion sarebbe un po’ complicato farlo, ma sicuramente possibile.
Considera sempre per che cosa e come il logo verrà utilizzato e se i vari modi d’uso richiedono o meno versioni differenti. Ad esempio se un logo verrà usato solo ed esclusivamente in digitale sarà inutile fornire una versione in scala di grigi.

3. Evita i cliché

Ogni tot anni alcune nuove mode arrivano fino al design diventando quelli che noi chiamiamo Trend. Personalmente adoro studiare le mode del design e potresti addirittura trovarmi a suggerire di zompare a bordo dell’ultima moda stravagante per stare al passo coi tempi, ma con i marchi è diverso e diventa veramente frustrante quando un sacco di designers usano la stessa idea più e più volte.

L’archetipo di base mostrato sopra, veniva usato nella progettazione dei loghi un paio d’anni fa ma, già oggi, risutla superato e fin troppo visto.

Perché non usare un design pensato davvero da te piuttosto che fregare lo stile di quello che stanno facendo tutti?

4. Fallo ‘possedibile’

Io non credo che ‘possedibile’ sia una parola reale, ma comunque l’ho sentita usare un bel po’ da quelli del marketing (i pubblicitari adorano coniare nuove parole). Il concetto è sicuramente importante e si collega con il consiglio precedente.
Piuttosto che seguire il branco e usare un cliché, dovresti invece propendere per qualcosa che sia univocamente riconoscibile. Io, a questo proposito, ho sempre apprezzato il logo di Evernote:


A prima vista è solo una testa di elefante, il che può sembrare non rappresentare proprio un concetto unico, ma se ci si sofferma a pensare che l’elefante, è notoriamente conosciuto come “l’animale che non dimentica” la cosa comincia ad avere più senso, inoltre il modo in cui è stato realizzato, con la proboscide incurvata e la piega del foglio all’orecchio lo rende immediatamente riconoscibile.

Mentre stai creando dei loghi, valuta se il progetto per cui lo crei è generico o unico nel suo genere. E’ probabile che altri facciano qualcosa di simile? Ricorda, la tua prima idea solitamente è la più generica (e senz’altro è la prima idea anche di qualcun altro). Prova a riempire una pagina o due di block-notes con alcuni schizzi prima di scegliere su quali idee sia meglio lavorare e portare avanti.

5. Tutti amano la personalizzazione

Parlando appunto di essere unici, non c’è quasi nulla che possa dare al tuo marchio un tocco unico quanto alcune fantastiche scritte personalizzate.

Troppo spesso la scelta di un logo si riduce a una scrollata della tendina di font con diverse scelte per capire quale font stia meglio al nome del marchio. Se qualcuno ti sta pagando per ‘progettare’ il loro logo, probabilmente si aspetta che tu faccia un piccolo sforzo in più di questo.

Troppo spesso la scelta di un logo si riduce a una scrollata della tendina di font con diverse scelte per capire quale font stia meglio al nome del marchio

La personalizzazione aiuta a garantire che il tuo logo unico rimarrà in quel modo. I “CUGINI” scorretti ruberanno il tuo lavoro in un batter d’occhio se scoprono quale carattere stai usando, ma per imitare un carattere disegnato a mano ci vuole vera abilità!
Tieni in mente che se il tuo logo è abbastanza famoso, la gente proverà comunque sempre a rubarlo. Questo vale certamente per il mio logo preferito:

La fantastica scritta Coca-Cola è stata rubata innumerevoli volte per maldestre parodie negli ultimi decenni, anche nelle situazioni meno appropiate:

6. Semplicemente stupido

Ammettiamolo, non tutti possono tirar fuori meraviglie, scritte create a mano come se fosse un capriccio della penna. Solo perché sei un designer non significa che sei un fantastico illustratore o tipografo (anche se aiuta). Se questa descrizione ti calza, non temere, non c’è niente che ti impedisca di creare dei fantastici loghi che non facciano schifo per i tuoi clienti.
In questa situazione, ricorda queste formidabili acronimo “KISS” che vuol dire KEEP IT SIMPLY STUPID tradotto falla semplice, stupido! I loghi semplici ma efficaci permeano il mondo degli affari e dimostrano sempre di essere le migliori icone per resistere alla prova del tempo.

soffermiamoci un attimo su come creare un tipo di questi loghi, parliamo del logo Apple. La silhouette di una mela non è niente di speciale o memorabile:

E’ quel morso mancante che lo porta ad un livello superiore. Dà carattere al logo, lo rende unico, e guida il significato più in profondità (Computers = bytes che si intende come morso  ma che ricorda “BIT” , capito?) Senza il morso, la mela è noiosa, con quello invece, la mela è improvvisamente iconica.

Pensa sempre a come puoi dare quel qualcosa in più ( o in meno) per trasformare i tuoi da loghi noiosi in inconfondibili marchi di fabbrica.

7. Considera proporzioni e simmetria

Alcune persone possono lasciarsi trasportare in discussioni su proporzioni e simmetria (vedi la nuova proposta del logo Pepsi), ma se noi escludiamo la pazzia, qui ci sono ancora importanti lezioni. Considera il logo di Twitter come un esempio:

Qui i cerchi non sono usati per convincerti di qualche strana leggenda cosmica senza senso, sono semplicemente stati usati come guida per creare un logo ben bilanciato con curve ed archi corrispondenti.
Nonostante il fatto che il morso sembri infrangere la simmetria del logo Apple sopra, se indaghiamo più a fondo possiamo vedere che qui sono state sudiate a fondo le proporzione e le simmetrie :

8. Pensa allo spazio negativo

Secondo la stessa logica del doppio senso c’è il vecchio trucco di utilizzare lo spazio negativo detto anche gestalt (o principio della percezione)  in un logo in modo intelligente. L’esempio standard del settore per questa tecnica è il logo FedEx e la sua freccia nascosta.


Ancora non la vedi? Continua a guardare, è lì. Questo è ciò che amo di questo logo, l’uso dello spazio negativo è così sottile! La maggior parte delle persone negli Stati Uniti vede il logo FedEx giornalmente o settimanalmente per anni mentre guida, sui fianchi di innumerevoli camion, e non ha mai notato la freccia.

Logopond è pieno zeppo di ottimi design di loghi che utilizzano lo spazio negativo in grande stile. Guarda l’esempio sotto, che fonde insieme l’idea delle corna di toro ed un bicchiere di vino.

Se poi volessi approfondire ancora l’argomento puoi visitare questo nostro altro articolo: 5 siti da visitare per diventare grandi nel logo design

9. Passivo contro attivo

Un aspetto interessante della progettazione di un logo che ultimamente ho considerato molto è il concetto di infondere movimento o un senso di attività in un logo. Questo non è sempre appropriato (come nel caso del logo Apple), ma a volte può veramente dare al logo la spinta di cui ha bisogno, sia da un punto di vista visivo che concettuale.
Ad esempio, guardiamo ancora il logo di Twitter. Torniamo indietro ai primi giorni, l’uccellino passò dallo stare appollaiato al diventare attivo e spiccare il volo.

Nella più recente iterazione, hanno sviluppato ulteriormente questo concetto puntando l’uccellino verso l’alto per indicare che si sta librando nell’aria piuttosto che fluttuare lungo la stessa vecchia traiettoria.

Un senso del movimento è particolarmente importante quando si tratta di loghi con mascotte. L’immagine del pesce marlin qui sotto non rappresenta il pesce che se ne sta fermo, invece sta saltando in aria in una posa vittoriosa.

Questo concetto si estende anche agli oggetti inanimati. Pensa a quanto meglio il logo sottostante raffigura il concetto di ‘casa violenta’ mettendo un senso di movimento.

10. Sapere cosa significa

Ogni buon logo ha una storia. Molto al di là di un semplice schizzo, i loghi forti sono pieni di significato, sia evidente che sottointeso o addiritura nascosto. Lo abbiamo visto nei casi sopra come “La freccia del logo FedEx” che  indica andare avanti e fare consegne, il logo Apple ha un ‘byte’ mancante, e l’uccellino di Twitter sta volando in una traiettoria ascendente.

Metà delle volte mi chiedo se i designer di loghi non arrivino a dare un vero e proprio significato dopo che il logo è già stato creato e messo su carta, ma a prescindere, è fantastico quando come designer, riesci a mostrare ad un cliente quanto pensiero e ragionamento e duro lavoro sono andati impegnati nella creazione e nel interpretare idea del suo logo che lo rappresenti al meglio.


I clienti potrebbero pensare che tutto quello che vogliono è qualcosa di fresco e di tendenza, ma se tu invece gli dai un logo che si lega ai valori fondamentali dell’azienda e la sua mission, li sorprenderai e per questo ti adoreranno. ( e ti pageranno anche piu volentieri)

Dovresti dare un occhio anche al articolo Il logo è morto? viva il logo, dal Met a quello della fanta per approfondire il concetto di logo che si sta muovendo su forme più “generative”.

I tuoi loghi fanno ancora schifo?
Ora che hai letto i nostri consigli per la progettazioni di loghi che non facciano schifo, lascia un commento sotto e facci sapere quello che pensi del tuo lavoro in questo settore.
Sei un fantastico designer di loghi o è qualcosa con cui combatti giornalmente? Quali dei consigli sopra ti sono utili e quali puoi offrire tu ad altri designer?

 

Articolo ispirato e tradotto da un articolo originale di  design shack  scritto da JOSHUA JOHNSON

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Lombardo Marco
Lombardo Marcohttp://wiredlayer.com
Marco lombardo è il fondatore di robadagrafici.net Si occupa di aiutare i marchi a crescere. Crea identità memorabili grazie a strategie che ne rafforzano l'identità. marcolombardo@wiredlayer.com info@robadagrafici.net
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