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sabato, Luglio 27, 2024
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Le dieci regole d’oro per capire quanto bisogna farsi pagare!

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Ci rendiamo conto attraverso le vostre mail e i vostri messaggi, sia sul sito che su facebook di essere diventati una piccola realtà di riferimento per tutti coloro che lavorano nelle arti grafiche e nel mondo creativo in generale, e
non passa settimana che non arrivi una mail o un messaggio che più o meno fa cosi:

 

sono entrato da poco nel mondo della grafica e della pubblicità…ho fatto qualche lavoretto ma ho sempre il dubbio di chiedere troppo o troppo poco.

Lavoro come designer in un’ azienda e nel tempo libero mi occupo di grafiche per pubblicità di locali o per t-shirt.

Vi seguo da qualche tempo e, dato che sicuramente siete più esperti di me, vorrei sapere quali tariffe usare (più o meno) in modo da avere le idee chiare per i prossimi lavori…

So che ogni lavoro è differente ma mi stavo chiedendo se esiste una qualche “tariffa oraria minima”…

vi ringrazio in anticipo e mi scuso per il disturbo.

ovviamente questi sono solo alcuni degli esempi arrivati proprio oggi , ma più o meno tutti i messaggi cambiano di poco nei contenuti, chiedendo quanto costi un logo o un biglietto da visita e cosi via. La domanda è più che legittima, e le risposte possibili devono necessariamente tenere conto di una serie di fattori.

 

Prima di continuare voglio fare una piccola premessa: questo articolo è dedicato a chi si occupa di grafica dalla mattina alla sera se ogni tanto vi ritrovate a fare il volantino della festa rionale organizzata dalla parrocchia in cui facevate il chierichetto ma in realtà fate i ragionieri questi ragionamenti non tengono banco per voi!

 

Iniziamo col dirvi che un vero e proprio listino non lo avrete mai; purtroppo non siamo una di quelle categorie dove abbiamo i nostri prodotti pronti sullo scaffale con il loro prezzo ben in vista , ma posso garantirvi che col tempo sarete in grado di dare un prezzo immediato ad ogni lavoro che varcherà la vostra porta. La vostra esperienza, i vostri studi, le capacità, l’attrezzatura e i costi fissi saranno i fattori principali da cui partire per dare un prezzo ai vostri servizi.

 

I vostri costi.

 

Uno dei primi calcoli che feci con Anna, la mia compagna , la mia account manager e socia quando fondammo lo studio anni fa fu sommare tutti i nostri costi fissi previsti ( bollette, inps, affitto, tasse varie, attrezzatura, programmi e materiale di consumo) e calcolare quanto ci costava mantenere la nostra struttura e dividerlo per le ore che potevamo lavorare e fatturare. Con quel calcolo riuscimmo a prevedere quanto ci sarebbe costato ogni anno, ogni mese, ogni giorno e ogni ora del nostro lavoro. Ovviante eravamo ben consci del fatto che non si potesse fatturare ogni singola ora del nostro tempo prendendo in considerazione imprevisti, giorni di malattia, vacanze, tempo dedicato ad altro e anche i giorni in cui non c’è assolutamente lavoro.

Questo calcolo dovrebbe comprendere anche i vostri costi nascosti o imprevisti come assicurazioni varie, insoluti che non verranno mai saldati per una ragione o un altra o l’ultima “mia e preferita da tutti” le tasse.

 

L’andamento del mercato.

 

Se un cliente si presenta da voi dicendo che è stato difficile trovare qualcuno che curasse la propria immagine significa che siete in un momento in cui ci sono lavori in abbondanza per voi e i vostri colleghi e vi è una difficoltà crescente di rispondere al mercato. Se invece vi tocca inseguire il probabile cliente come il simpatico stalker di quartiere significa che invece la concorrenza è forte e ben organizzata, si gioca al ribasso e i lavori sono pochi. Sappiate che è proprio in questo periodo che bisogna stare attenti poiché un cliente insoddisfatto troverebbe subito un concorrente disposto a lavorare per lui, quindi attenti a come giocate le vostre carte, un cliente insoddisfatto è un cliente perso per sempre.

 

Prezzi geolocalizzati.

 

Per ogni regione provincia e paese i prezzi possono variare con il cambiamento del codice postale. E’ importante confrontarsi con chi è in quel territorio da tempo per capire quali prezzi applicati riscuotono più successo. Non è sempre facile ma non impossibile, basta domandare o fare delle ricerche incrociate . Meglio conoscete questi prezzi e meglio vi presenterete nel territorio di interesse.

 

L’esperienza

 

L’esperienza viene spesso confusa per il talento o le capacità. Mettiamo caso che abbiate due fotografi capaci e di talento a cui rivolgervi per un determinato lavoro, uno dei due sarà sicuramente più esperto dell’ altro per quel lavoro in particolare e riuscirà a rapportarsi in maniera migliore con il cliente riuscendo a semplificare e a prevedere alcuni imprevisti che farebbero perdere un sacco di tempo al cliente; grazie all’ esperienza riuscirà anche a capire con quale tipo di pubblico si deve correlare il suo lavoro. L’esperienza e quindi un criterio di calcolo crescente che va sommato nella vostra parcella.

Come mi disse un tecnico presentandomi la sua parcella di 500€ e vero che ci ho messo 2 minuti per risolverti il problema, ma ci ho impiegato 10 anni per studiare quale vite andava stretta

 

Competenze

 

Non tutti i creativi sono in grado di fornire gli stessi servizi allo stesso modo, spesso perché non ne sono ancora in grado, o per mancanza di pratica o per mancanza di software .Le risorse a disposizione e la pratica insomma sono le vostre capacità, oltre all’inventiva, l’immaginazione e la creatività . Quando iniziai come freelancer facendo una veloce conversione dalle lire all’ euro chiedevo meno di dieci euro l’ora per il mio tempo, uno dei miei ultimi lavori è costato invece quasi 50 euro l’ora; stessa persona,lo stesso tempo ma competenze diverse: programmi nuovi più performanti e tante ore di pratica! e i risultati ottenuti erano nettante diversi.

Qualsiasi sia la vostra parcella fate in modo che sia sempre commisurata alle vostre competenze e al risultato ottenuto.

 

Il valore aggiunto dei vostri servizi.

Pensate al tipo di Work-flow che avete con un cliente; siete disponibile sette giorni su sette? H24 per qualsiasi emergenza sempre raggiungibili al cellulare? Potete presentare velocemente i preventivi? Lavorate anche il sabato e la domenica? Oppure avete contatti solo email per gestire meglio il vostro flusso di lavoro e abbattere i costi? O dovete perdere ogni volta mezza giornata perché il cliente vuole vedervi? Riuscite a garantire una determinata tempistica? Qualsiasi sia il vostro approccio al lavoro questo deve anche determinare vostra parcella; se il cliente vuole che lavoriate solo per lui con i suoi tempi e le sue scadenze siete in diritto di prendervi un extra sul totale, se è un cliente che lascia molta libertà e non vi fa impazzire e bada alla qualità potreste anche pensare di fargli un’attenzione.

 

Strategia

Per far fiorire il proprio business è importante saper giocare meglio che a risiko. Uno dei più antichi trucchi del mestiere e quello di approcciare a un nuovo cliente tenendo un prezzo basso per le cose piccole e iniziali, facendo comunque capire il reale valore del lavoro svolto, e man mano che il cliente cresce nella sua attività, verranno naturali altre esigenze come siti internet, catalogo e immagine coordinate che vi verranno commissionate perché vi siete fatti “amare” nella prima esperienza lavorativa. Questo consiglio va preso con le pinze, in quanto se vi trovate oberati di lavoro, acquisire un nuovo cliente è deleterio in quanto vi ritroverete con un esaurimento nervoso e un guadagno misero per un lavoro che magari si e protratto perché non avevate la sufficiente concentrazione per occuparvi al meglio di un nuovo cliente. Invece in caso contrario se vi ritrovate con un work flow basso acquisire il cliente che si è appena aperto una nuova azienda dietro l’angolo e la soluzione ideale. Una precisazione: scontate ma non regalate, ricordatevi che per quanto vi impegnate sono davvero pochi anzi pochissimi i clienti che apprezzeranno davvero il vostro lavoro e apprezzeranno di più la percentuale di sconto, ma non regalate MAI.

 

Chi e il vostro cliente

Per riuscire a dare un prezzo a un lavoro è importante anche capire chi sia il vostro cliente , per capirne l’estensione , il target e quindi la portata del lavoro. Un conto e fare il logo per la Benetton e un conto è il logo per la piccola sartoria in via Mazzini; le ore di lavoro e di studio saranno diverse perché il target da raggiungere è diverso anche se i tempi di realizzazione pratica saranno quasi uguali; è chiaro che il costo sarà commisurato al cliente.

 

Calcolare le ore di un progetto

L’importanza di aver capito tutti i fattori che si correlano nel proprio lavoro portano inevitabilmente a inquadrare quanto è il costo netto a ora del proprio tempo. Una volta avuta questa cifra è importante farla aderire a tutti i propri progetti in modo tale da avere su per giù un stima precisa per poter procedere ai preventivi. All’ inizio della mia carriera creavo una lista di “step” che corrispondevano a tutte le fasi del lavoro che avrei dovuto eseguire per quel cliente, all’ interno di quella lista erano comprese anche le ricerche di mercato, guardare i concorrenti del cliente, farsi un idea dell’ argomento trattato e poi la parte progettuale pratica come quali elementi grafici avrei dovuto creare, se avessi dovuto o meno vettorializzare il logo a mano , se dovevo renderizzare qualche elemento in 3d, se avessi dovuto creare dei testi ad hoc o meno, insomma tutto quello che solitamente si fa in un progetto. Una volta fatta questa lista a fianco degli step inserivo delle ore di lavoro che erano quanto in tempo medio solitamente facevo questi lavori, mezzora, un ora, due , o anche 10 minuti, a secondo della difficoltà dello step e di dove potevo incontrare delle difficoltà inserivo una variabile di imprevisti in modo tale da prevenire. In quel modo avevo una panoramica di ore di lavoro e a quel orario poi avrei fatto quadrare quanto costava un progetto, poi alla fine arrotondando o per difetto o per maggiorazione ottenevo il prezzo definitivo. In questo modo dopo un po di pratica, mi sono reso conto che alla fine avendo un lavoro che si muoveva per fasi molto standardizzate riuscivo quasi sempre ad ottenere più o meno lo stesso risultate di ore di lavoro quindi sapevo già che un sito vetrina 5 pagine classico veniva al incirca sui 1000-1200 euro da li alla fine con il tempo e l’esperienza sono riuscito ad ottenere un listino prezzi personalizzato che poi si adeguato col tempo al listino prezzi dello studio.

 

Il tuo profitto

E’ importante farsi pagare, sempre! Non siete qui mica a “pettinare le bambole”. Avete scelto questo lavoro per passione, ma è un lavoro e dovete viverci ; se volevate fare beneficenza sareste andati a fare i volontari al canile ( che consiglio comunque di fare quando avete del tempo libero). Ricordate che chiedere i soldi dopo un servizio svolto è giusto!ed è anche giusto che il cliente firmi un contratto ,un preventivo e che vi dia un acconto. Non cascate nel tranello che vi piazzano proprio sotto i piedi, cercando di farvi sentire in colpa come dei ladri quando chiedete i soldi. Questi sono affari dopo tutto, e la differenza tra il vostro lavoro e quello degli altri e che voi lo fate con passione.

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Lombardo Marco
Lombardo Marcohttp://wiredlayer.com
Marco lombardo è il fondatore di robadagrafici.net Si occupa di aiutare i marchi a crescere. Crea identità memorabili grazie a strategie che ne rafforzano l'identità. marcolombardo@wiredlayer.com info@robadagrafici.net
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