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lunedì, Settembre 25, 2023
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Creatività express // Massimo Cavezzali

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Ciao amici di Soft Chat Interview. Oggi ho il grande onore d’intervistare uno dei più grandi fumettisti che abbiamo in Italia: Massimo Cavezzali detto “Cavez”. Vi anticipo che lo seguo sempre, adoro le sue vignette e sono stra-felice di averlo tra noi!

 

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Ciao Massimo, grazie per aver accettato l’intervista! Inizio subito con le domande.

 

Quando è nata precisamente la passione per i fumetti? È vero che inizia tutto con una specie d’illuminazione stile lampadina oppure è qualcosa che nasce col tempo?

Avevo già fatto un paio di mostre, scritto racconti umoristici, pubblicati…abbinare disegno e testo è venuto così, casualmente, più lampadina che ragionamento, forse perché il fumetto mi risultava congeniale per le sue caratteristiche: veloce, con la possibilità di farlo in qualsiasi momento, in qualsiasi condizione. Poche cose necessarie, sostanzialmente solo l’idea.

 

Chi sono gli autori che ti hanno ispirato?

Barks… totalmente. Poi… tracce vaganti di altri.

 

Il tuo stile è unico, riconoscibile. Mi piacerebbe, però, fare un viaggio a ritroso fino al giorno in cui hai iniziato a capire che i personaggi che disegnavi iniziavano a funzionare sul serio. Riesci a ricordare quello stato d’animo, quelle sensazioni? Te lo aspettavi?

La prima cosa che ho fatto è mandarlo alla Mondadori, l’ho pubblicato subito… così la seconda e così via. Non ho avuto periodo di passaggio.

 

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Oggi esistono Facebook ed altri social per mezzo di cui è possibile raggiungere un numero di persone incredibile (infatti ti segue un pubblico molto vasto, hai molti fan sfegatati). Quasi mi è difficile pensare ad una vita prima dei social. Quali erano i mezzi utilizzati per farsi conoscere ad un pubblico più vasto? E dal boom dei social in poi cos’è cambiato?

Ho pubblicato su un numero molto elevato di riviste: pubblicare su molte riviste contemporaneamente, forse, era la cosa più simile all’esperienza dei social. Il risultato era simile. Poi… tanti libri pubblicati.

 

L’esperienza più bella che hai avuto nella tua carriera?

Mah, forse è una cosa al di fuori delle pubblicazioni. Credo l’esperienza più bella sia il rendersi conto di riuscire a comunicare con facilità.

 

A quale dei tuoi personaggi sei più affezionato? Quale invece, pensi sia il più riuscito?

Essendo tutti, comunque, proiezioni di quello che pensavo, non ho mai avuto preferenze…

 

Quanto tempo impieghi per disegnare uno dei tuoi fumetti? Ti capita di ridere mentre disegni e di avere fretta di finire la striscia per metterla on-line perché ti piace un casino?

Poco tempo. Disegno veloce… anzi, funziono solo se penso a cosa scrivere e contemporaneamente lo disegno: più adrenalinico. Mai preparato sceneggiature… mi annoierei. Semmai qualche appunto vagante… eh si, mi capita di ridere… e si, di avere fretta di metterlo on-line.

 

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Il personaggio ricorrente nei tuoi fumetti è un omino con il nasone e gli occhi grandi, spalancati che nascondono quasi completamente la fronte. Come ti ha convinto? Quando hai capito che poteva funzionare?

Funziona per me: è plastico. Mente, cuore, pochi tratti… poi si, ho visto che funziona.

 

Tiri fuori una vignetta o più al giorno: un fiume di creatività allo stato puro. Quali sono le tue fonti d’ispirazione? Non so, ti giri intorno, guardi dalla finestra e spuntano le idee o hai bisogno di viaggiare, andare nello stesso parco ogni giorno… raccontaci del tuo processo creativo

Non ho un processo creativo. Nel senso… pensare a cosa fare. Vengono così… da… non so da dove arrivano. Però osservo molto.

 

Com’è cambiato Massimo Cavezzali nel tempo? Dalle pagine della rivista “Il Mago” (Mondadori) ne è passata d’ acqua sotto i ponti!

E’ passata l’acqua… il ponte è lo stesso, l’unica differenza è che ho mentalmente più capacità di collegamenti veloci di prima.

 

C’è stato un momento duro nella tua carriera? Un momento in cui stavi quasi rinunciando a continuare con il tuo lavoro di fumettista?

Ah si… in linea di massima ho momenti duri ciclici. Credo necessari per bilanciare. Mini spegnimenti del radar… perché essere sempre accesi è bello, ma è anche strano.

 

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Sarcasmo e ironia: quanto sono importanti in una striscia?

Sono importanti per me. La striscia…segue a breve distanza.

 

Cosa usi per realizzare le tue tavole?

Come materiali? Molti tipi di matite, molte matite colorate, di marche varie, seppia, ocra, sanguigna anche…e pennarelli touch e cartaccia da fotocopia. Questo, diciamo, in generale.

 

Ravennate di nascita, fiorentino d’adozione: quanto, questi posti, hanno influito nella tua vita e quindi nei tuoi disegni?

Firenze? Si, penso inevitabilmente che abbia influito. Piena di disegnatori di fumetti: Giotto, Leonardo… bravini…

 

Allora diciamolo papale papale: qual è secondo te il segreto del tuo successo?

Penso, perché mi espongo ad essere vulnerabile. Credo si percepisca.

 

Sono curiosa di sapere se immagini davvero le cose che hai intorno con quegli occhioni che vedo spesso nei tuoi fumetti. Secondo te esiste sul serio “la mente a cartone animato” che immagina e vive situazioni quasi in modo parallelo alla vita reale?

Io si. Che immagina.

 

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Sei apparso ovunque… sulle riviste Il Mago, Lupo Alberto, Orient Express, Tango, Comix,Il monello, Il Grifo, su testate di musica e attualità come Ciao 2001 e Tutto. Hai scritto una ventina di libri, pubblicazioni in ogni dove, mostre… c’è qualcosa che non ancora hai fatto e che vorresti fare?

Si: credo che vorrei combinare una sequenza logica di quello che ho fatto, non una sequenza cronologica, logica. Smontare tutto, rimontare le tracce, quelle che sono le tracce, sparse qua e la negli anni, e ricostruire il cosa volevo e voglio dire.

 

Un consiglio e un saluto agli amici di Rdg che hanno intenzione di intraprendere la carriera di fumettisti?

Consigli? Mmmh… no. Io ho seguito quello che mi sentivo di fare… presumo che questo sarebbe il consiglio…

 

 

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Di seguito una Galleria di immagini 😀

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Patrizia Co
Patrizia Co
Graphic designer freelance dal 2009. Amante della zuppa Campbells, del guerrilla marketing e di troppe altre cose.