L’esperienza del Creative Pro Show è qualcosa di speciale: voglio raccontarla ma non riesco a farlo brevemente! Forse con un articolo intero riuscirò a spiegarmi meglio, aiutandomi anche con un po’ di immagini. Cercherò di non dilungarmi troppo! 😉
COME CI SI SENTE DOPO IL CREATIVE PRO SHOW.
Tornata in albergo non riuscivo a dormire. Chiaro, dopo tutti quei caffè come poteva venire a trovarmi Morfeo? Decido quindi di scrivere uno status su Facebook per riassumere la mia personale esperienza. Niente. Ero completamente sommersa dagli input della giornata: le belle chiacchierate e le risate risuonavano ancora nella mia mente. Incontri interessanti. La stanchezza era miscelata alla forza che avevo dentro. Due giorni così pieni stancano senza dubbio ma accendono milioni di lampadine fino a farti sentire un albero di Natale in una notte d’estate. Ti vien voglia di lavorare ancora di più, di raggiungere tanti altri obiettivi, magari proprio quelli che credevi fossero irraggiungibili. Di colpo quello che hai non è abbastanza oppure lo faresti in altri mille modi o, ancora, ti viene una maledettissima voglia di accelerare il percorso professionale. Il confronto con i colleghi e con i relatori ha sortito un effetto shock: scoprire che quella tecnica non è poi così difficile, che se vuoi qualcosa puoi ottenerla affrontandola con determinazione è fantastico. Tanti già sanno che funziona così e che l’impegno ripaga ma spesso è bene ricordarlo facendo un bagno nella folla più creativa d’Italia. La determinazione con una buona dose di pratica e costanza condita con una faccia da culo (perdonate l’inglesismo) può farti veramente sfondare.
Di colpo leggere frasi come “Il design è morto” o “La creatività non esiste più” fa sorridere. Capisci che è tutta questione di mentalità. Leggere “I freelance muoiono di fame” ti fa comprendere sempre di più che esiste chi è in grado di affrontare questo tipo di professione e chi è meglio che non si avventuri… sempre e solo questione di mentalità!

L’ARRIVO
Arrivo con Paolo Iammarino di cui non oso svelare l’identità super segreta (ah già dimenticavo: l’ho svelata in anteprima a Roma in quei giorni). Primo incontro con il mitico Massimo Nava. Stare con Max in queste situazioni è troppo bello: si ride continuamente, si perde in allegria l’autobus numero 246 o ci si perde ancora ma in spiegazioni tecniche assurde dinanzi ai relatori e ai loro lavori. Il secondo giorno purtroppo Max non è potuto essere presente e ha lasciato un vuoto enorme (so che commenterà l’articolo con la risposta a questa frase e immagino anche cosa scriverà 😀 ). Primi incontri, abbracci e baci con gli altri admin RDG Marco e Kina arrivati con una busta piena di t-shirt Roba Da Grafici, saluti con Martin e staff già allegro e iperattivo. Chiaramente siamo arrivati in ritardo ma ci siamo precipitati dentro. Finalmente ho potuto conoscere di persona il mitico staff Fotolia!

È stato un vero piacere incontrare Giorgia e Lisa, due persone davvero squisite che hanno mostrato a tutti i presenti il mondo Fotolia, un valido strumento per chi lavora nella comunicazione e, soprattutto, per chi sceglie di utilizzare foto di altissima qualità libere da copyright.
Ne approfitto per ricordarvi dell’ultimo CONTEST TEN COLLECTION in corso. Per maggiori informazioni visita il blog Fotolia o clicca sulla App TEN . Per consigli o per domande potete contattare anche me 🙂
INIEZIONI ENDOVENOSE DI TECNICA
Abbiamo visto tecniche che voi umani non conoscete, abbiamo visto post-produzioni che neanche immaginate e foto incredibili. Solo chi è stato fisicamente presente in mezzo al pubblico avido di informazioni può capire quanti input abbiamo avuto, quanti “woooowww”, quante domande e ragionamenti sulle diverse strade che si possono intraprendere per arrivare allo stesso risultato.
Quanti applausi son partiti!
Ogni relatore è riuscito in qualche modo a coinvolgere il pubblico. Il tempo è passato veloce come un lampo!
PUNTI DI VISTA
In realtà quello che ti dà energia è l’acquisizione di un nuovo punto di vista. Capire che il design esiste, è vivo e vegeto, che anche la creatività è viva e ha bisogno solo di stimoli per venir fuori in tutta la sua incommensurabile potenza. Come dice Armando Gallo “I creativi sono gli eroi del 2014” ed è vero. È assurdo pensare di poter trovare lavoro o di poter realizzare cose magnifiche senza una preparazione psicologica, senza una grande attitudine al bello e soprattutto alla libertà creativa. Ecco. Libertà creativa che spesso è liberarsi da convenzioni, svestirsi di quello che ci limita e che ci blocca, far fluire le sensazioni e palesarle, mettendole in pratica a seconda del mercato (altrimenti morimo de fame) e osare. Osare mentre si scatta una foto, cercare il momento perfetto. Esagerare nella ricerca della perfezione ad esempio smontando un auto in 7256 pezzi non accontentandosi dell’attacco dello specchietto.
Ci vuole coraggio per fare cose magnifiche.
CONDIVISIONE E RAPPORTO UMANO
La condivisione al CPS è la parola d’ordine e la possiamo suddividere in più livelli:
Condivisione tra colleghi che è una delle parti più belle, come l’acqua in un bicchiere pieno di biglie. Conoscere di persona volti che prima di quei giorni erano foto legate a status Facebook. Ascoltare finalmente voci e punti di vista. Si condividono esperienze, si stringono relazioni lavorative. Spaccio di biglietti da visita. Nascono nuove amicizie in un via vai fluido di caffè, risate.
Condivisione di tecniche ed esperienze con i relatori che non si limitano solo ad intervenire ma che a fine lezione si aprono a consigli, domande, foto. I relatori danno anche la possibilità di rimanere in contatto dopo il CPS, attraverso i social. Umanità e nella maggior parte dei casi anche molta, molta umiltà, la caratteristica che dovrebbe accompagnare ognuno di noi verso il miglioramento e gli upgrade.
MARTIN E LO STAFF CPS
Il significato del CPS è fondamentalmente il frutto di una visione ben precisa del design e della condivisione: guardare sempre ai migliori e quindi cercare di eccellere, tutti insieme. Chi ha da sempre questo modo di vedere le cose è Martin Benes. Lui ci apparecchia la tavola e ci invita a condividere il nostro tempo con i migliori artisti digitali e i migliori fotografi, discutendo come se non ci fosse un domani.
È Martin che ha avuto l’idea di organizzare questo splendido evento, è lui che ha scelto così bene il suo staff fatto di gente favolosa, vitale e capace. Martin è riuscito ad organizzare in modo eccellente l’evento creativo più bello che abbiamo in Italia. Per riuscire a comunicare così in profondità una visione del mondo e riuscirci facendo tornare a casa 300 persone disperate bisogna avere davvero la stoffa. Riuscire ad offrire così tanto a prezzi incredibilmente vantaggiosi, risvegliare menti e offrire strumenti in modo immediato è una vittoria senza pari. Ognuno di noi dovrebbe raccontare agli altri tutto questo.
Davvero gente, uscire da lì è shoccante.
Raccolgo qualche frase che mi fa pensare al CPS.
Ho iniziato in modo serio ma dopo la sesta frase non ce l’ho fatta.
– Non puoi fare il freelance se non ami quello che fai.
– Non è da tutti avere la pazienza di arrivare ad eccellere.
– Ama il tuo lavoro. Devi essere il primo a crederci.
– Sei fortunatissimo, se ci pensi fai quello che ti piace fare nella vita.
– Non ti accontentare mai.
– Tira fuori la creatività in libertà.
– Scegli il tuo cliente e conquistalo (questa l’ha detta Eolo Perfido)
– Pensa che Philipp Rupprecht ha 22 anni e schiaffeggiati ogni mattina per questo (ahahahah).
– Non puoi diventare come Fabio Timpanaro se ti fai crescere la barba.
– Smetti di rosicare: non è colpa di Fabiola Torres se è figa oltre che brava.
– Se riesci a diventare bravo potresti lavorare con le stesse modelle di Ilya Ratman quindi impegnati.
– Armando Gallo sembra una rockstar. Lo è. È la rockstar dei fotografi.
– E quando non sapevo che foto fare, ho attinto dal mio bagaglio personale ed ho usato una posa di magneto che sapevo a memoria”. Ricordate chi l’ha detto?
– Marco Olivotto sa correggere il colore e tu noooooo! Prrrr!
– Se non hai i soldi per aggiustare la tua macchina fagli una foto e metti in pratica i consigli di Yasid Oozeear.
– Ehi tu, ti ho visto sbavare sui libri della Ballistic.
– Lo ammetto: ho pensato più volte di rubare la Wacom Cintiq su cui lavorava Claudio Lodi.
– Per scrivere Philipp Rupprech e Yasid Oozeear ci ho messo un quarto d’0ra.
Dopo questo mare di cavolate, di seguito le sensazioni e le esperienze di alcuni dei partecipanti del Cps!
Alla fine degli interventi tante altre foto! Scorrete giù!
Ci vediamo al prossimo CREATIVE PRO SHOOOOOOOW! 😀
MASSIMO NAVA – art director/smm – docente
Venerdì 14 novembre. Il giorno prima del Creative Pro Show.
Vivo la mia giornata di lavoro ascoltando un Cliente, uno come tanti. Ma io non sono in quella stanza. Sto pensando al giorno che seguirà ed all’appuntamento con il Cps. Un evento creativo. Non sono poi così tanti per quelli della nostra “razza” ma all’improvviso prendo coscienza di un pensiero che affiderò volentieri a Facebook da lì a poche ore.
Quello che mi aspetta è il miglior evento creativo nazionale. Ed io non vedo l’ora di esserci.
Definire un evento è molto semplice. Di solito basta descrivere 3 cose:
I temi dei seminari. Il numero o la qualità dei partecipanti. Il successo o il difetto della sua ricetta.
Ed è proprio pensando a questi tre punti che ho capito che il CPS è davvero la mia presa di coscienza.
Non è una sviolinata gratuita. Ma una considerazione di fatto.
Di eventi piacevoli o stimolanti ce ne sono tanti, è vero.
Ognuno di essi ci lascia qualcosa di buono da mettere in valigia.
Preferendo un bicchiere mezzo vuoto al suo alter ego basta semplicemente scegliere bene.
Ma questa volta il venerdì precedente alla giornata che ho vissuto è stato rivelatorio, ai limiti del vaticinio
La particolarità del Cps la leggevo nei commenti e nei messaggi di tanti, man mano che il weekend si avvicinava. L’ho percepita attraverso la qualità dei relatori. Una mescolanza di prospettive e direzioni comuni a tutti che fa di noi partecipanti una “razza” che vive la stessa realtà e le stesse sfide quotidiane.
La consapevolezza di ritrovare tanti volti noti, amici conosciuti su Facebook, nomi che si fanno densità nello spazio aperto di una sala per condividere un caffè e stringersi la mano per fissare la realtà dietro la parete virtuale che ci divide in tante singole unità laboriose.
La certezza, dopo ogni incontro, di arricchire la nostra valigia di note, frasi, conoscenze e spunti creativi che trasforma un’esperienza come questa.
Nomi che scorrono come una nota di viaggio con le sue “tappe”, presenze importanti che hanno dato un senso alla giornata: Cristiano Rinaldi, Philipp Rupprecht, Fabio Timpanaro, ilya Rathman con i loro interventi (garanzia di qualità), Martin Benes e lo Staff del CPS che ci ha ospitato in una grande sala accogliente, Claudio Lodi che ha impreziosito il trascorrere delle ore condividendo l’esperienza con la sua Cintiq ed i suoi saggi consigli, gli amici della OHOHdesign e i loro magnifici volumi Ballistic (una chicca per gli appassionati delle DigitalArts che fanno bella mostra di sé nella mia libreria) e gli amici di Fotolia, fidati alleati di ogni esperienza creativa.
Citare tutti sarebbe impossibile ma a tutti, nessuno escluso, va il mio Grazie sincero (trasmesso dai messaggi su Facebook che hanno tradotto l’entusiasmo vissuto insieme).
Ho vissuto una grande giornata sabato scorso che, lo confesso, ha ravvivato la mia fiamma spingendomi avanti, un monito silenzioso dopo l’altro.
Una giornata speciale iniziata e finita insieme con una persona speciale che inevitabilmente aggiunge allegria e creatività ulteriore grazie alla sua spontanea e positiva essenza. Patrizia, l’autrice di questo canale, compagna fidata di un viaggio speciale nell’Universo abitato dalle nostre Community e, soprattutto, punto di congiunzione perfetto tra canali gemelli: Roba da Grafici, Pirati Grafici, GraficiCreativi insieme con, ovvio, il Creative Pro Show.
La conclusione del nuovo appuntamento è stata scandita da una parentesi speciale che tra le 8 e le 10 di sera ha raccolto i partecipanti (tutti, staff incluso) in una chiacchierata aperta di confronto sul mondo dei freelance.
Consigli, condivisione di esperienza, domande, risposte e curiosità nel relax delle ultime ore insieme, prima del sipario sul sabato più bello, per renderci conto di cosa significa davvero essere “Community”. Per definire la natura del miglior evento creativo nazionale.
Un appuntamento unico nel suo genere.
Provare per credere.
FABIO PIETROBONO – fotografo
Il mio creative comincia la mattina presto, con il dubbio di portarmi o no il pc, la tavoletta… opto per andare leggero, neanche la macchina fotografica… ho fatto bene. Lo consiglio a tutti.
Al di la di questo, ho conosciuto delle persone molto in linea con le mia visione di come dovrebbe essere un workshop.
Martin l’ideatore, sempre disponibile. Molto simpatico. Molto tranquillo. Noi tutti al Creative siamo molto tranquilli.
Due giorni intensi di racconti, storie ed aneddoti. Energia pura, non quella che si respira nelle riunioni delle aziende piramidali, energia creativa…
A cominciare da Fabio Timpanaro che mi ha colpito per il suo modo di comunicare e soprattutto di voler per forza dire tutti i suoi “segreti” come se non ci fosse un domani. Bene così si fa. Molte volte ai workshop si assiste alla voglia di segretezza dei propri trucchi e scorciatoie. Non Fabio.
L’energia pura nel racconto l’ha avuta un signore di nome Armando Gallo, introdotto da un amico di eccezione Marco Olivotto, (il quale ci ha regalato un professionalissimo intervento sul recupero delle foto antiche ), Armando Gallo Reporter a me prima sconosciuto, simpatico, irriverente ci si aspetta un tipo così da uno che fa gli ultimi anni di liceo… invece no, lui è li più grande di te… 3 generazioni di differenza, che si mette in gioco ma non solo, ti racconta, e ti fa emozionare quando fa vedere la carrellata di sue foto. E ti fa capire che loro hanno fatto la storia. Noi ancora la subiamo. E ne siamo ancora a attratti.
I ragazzi che hanno fatto più pratica spiegando i loro trucchi e passaggi su Photoshop sono stati oltre a Fabio Timpanaro e Cristiano Rinaldi – ( 3D Artist ) quelli stranieri.
Gli ospiti di eccezione, fotografi fashion (Ilya Rathman), designer di macchine (Yasid Oozeear – Retoucher and Concept Artist), il fotografo che a soli 22 anni ti spiega come sta lavorando per le più grandi case automobilistiche. Philipp Rupprecht – Photographer
Tutti molto bravi e molto scrupolosi. Molto attenti, dei professionisti.
Eolo Perfido ( Fotografo) Forse quello che conoscevo di più avendo viste molti suoi lavori. Ed avendolo sentito molto spesso.
Affabile, deciso, concreto. Un’anima nobile che ha spiegato con il cuore i segreti di alcune campagne pubblicitarie.. dei trucchi semplici ma efficaci. E’ stato chiamato per dire come trovare nuovi clienti, come credere in se stessi, come cominciare la propria arte. E ci è riuscito raccontando non solo la sua vita. Ma immedesimandosi in ognuno di noi. Non finivamo di fargli domande. Non finiva di dispensare consigli. Solo il tempo ci ha dettato un limite. Emozionanti le sue foto.
Ottimo l’interprete che se ci parlavi ed io l’ho fatto ti accorgevi che anche lui ne aveva da raccontare.
Anche lui ha il suo bagaglio di lavori che poteva condividere. Lo ha fatto con me perché essendo curioso gli ho chiesto tutto quello che si può chiedere. Era li per fare da traduttore. E lo ha fatto alla grande.Fabiola Torres.Donna bellissima, ex modella non a caso.. Simpatica si è emozionata, raccontando la sua vita. Non credo tutti se ne siano accorti. Perché è una Donna molto molto schiva. Simpatica. Di una eccezionale e raffinata sensibilità al bello. Quello che gli altri studiano lei lo sa da quando è nata. Lei lo sa e si diverte. Questa è stata la mia sensazione.
Ha delle capacità innate anche per fare stare a proprio agio chi deve fotografare. Ci ha comunicato come si fa.
Non voglio dimenticare di aver conosciuto molte altre persone professioniste e non con i quali ci siamo scambiati molti imput e/o semplicemente presi un caffè e ì condiviso dei bei momenti di scambi informazioni.
Lo spirito del creative Show è stato condiviso appieno.
Spero si potranno creare infrastrutture virtuali per non perderci tutti di vista.
Esperienza da ripetere.
Un grazie sincero a Patrizia co Graphic (ora Patrizia sherpa graphic 😀 ) senza la quale, probabilmente non avrei mai partecipato.
PAOLO IAMMARINO – graphic e web designer
L’accogliente frastuono di Roma ancora nelle orecchie, e il CPS 2014 è finito. Emozionato, come un ragazzino in gita, mi lascio condurre per i meandri della grafica dai professionisti del settore: fotografia di moda, fotografi appassionati di automobili, grafici, tre parole li accomunano: gentilezza, disponibilità e professionalità. E non è roba da tutti i giorni. Ne cito qualcuno in ordine sparso ricordando a braccio e chiedendo perdono ai non citati: Philipp Rupprecht, giovanissimo tedesco con la passione per le belle auto e la fotografia. E a soli 22 anni è riuscito a farne un mestiere collaborando con le più prestigiose case automobilistiche. Eolo Perfido. Professionista della fotografia e della grafica ha svelato i retroscena della necessità di avere immagini ottime se vogliamo avere chance di realizzare buoni prodotti. Più un gustoso retroscena riguardante J. Lorenzo, celebre corridore di moto Gp. Fabiola Torres. Romana di adozione cura le sue foto in preproduzione con una precisione degna dei migliori frati certosini rendendo i suoi scatti degni di una tela preraffaellita. Il professionale e cortesissimo Fabio Timpanaro. Barbuto grafico, ci ha condotto per mano come un Caronte 2.0 attraverso l’inferno dell’elaborazione fotografica fino a riveder… I pixel. Yasid, giovane di origini indiane (?) che lavora in Inghilterra e adora fare “pixel-tuning” soprattutto su auto italiane. E poi: Cristiano Rinaldi, artista digitale squisitamente disponibile.
SALVATORE GUADAGNO – fotografo e web designer
Il mio primo CPS è stato come un viaggio in una dimensione parallela.
Un’esperienza che ha montato e smontato continuamente il mio ego.
Foto che diventano volti, chat che diventano voci, la seconda vita che si scontra con la realtà.
Si esce dalla comfort zone e si smantellano i sei gradi di separazione.
E senza saperlo ti ritrovi a parlare con una “rockstar”.
Capisci che non c’è una via giusta ed una sbagliata.
Incontri persone con le tue stesse passioni, che danno forza alle stesse.
Ti emozioni ascoltando storie che sembrano leggende.
Scopri che Eolo Perfido s’ispira a Magneto!
Ancore devo metabolizzare tutto e non saprei perchè, ma mi ha cambiato.
Gli aggettivi che mi vengono in mente per descriverlo sono:
Fantastico ed indescrivibile!
E quando torni alla “realtà” resti confuso nel discernere quale sia davvero.
( …e potresti anche piangere! )
ANTONELLO ADDIPIETRO – graphic designer
Due parole da spendere per questo Creative Pro Show sono davvero riduttive. Ma siccome non tutti hanno 1 giorno di tempo per leggere credo che sia giusto intanto ringraziare l’ideatore del CPS (Martin) tutti i Relatori molto pazienti e disponibili a dare informazioni. Per quanto mi riguarda, mentre tornavo a casa in macchina pieno di pensieri, idee e voglia di ricominciare ero già lì col dito sul tasto di accensione del computer per poter dar fondo a quello che avevo sentito. Le emozioni sono state tante come la miriade di informazioni e risate che ho accumulato. La conoscenza (finalmente) di Patrizia in arte (Pat) a cui chiedo scusa per le milioni di volte a cui rompo le @@ per informazioni varie. Massimo a cui ho rotto già abbastanza. e a tutte le persone che ho conosciuto, incontrato e scambiato anche 2 parole. GRAZIE. La gioia che mi date ogni volta è tanta, Spero di crescere ancora e migliorare anche con i vostri consigli. grazie a tutti. E… al prossimo CPS.
PRODEZZA LORENZO – fotografo
Se ci sono degli eventi che ti possono cambiare la vita , il CPS è sicuramente uno di questi. Emozioni, voglia di fare e persone speciali si concentrano in una kermesse di creatività pazzesca che ti lascia senza parole e solo con grande voglia di fare. Grazie davvero a tutte le splendide persone che anche in questa edizione si sono alternati nei panni di docenti ma sopratutto grazie all’infaticabile Martin per la sua infinita capacita’ di migliorarsi di volta in volta e spronarci sempre di più’ a non mollare mai!! Alla prossima edizione !!!
VICTOR BOTTINO – art director
Un’esperienza veramente emozionante, all’insegna della creatività e della tecnica. Credo che il Creative Pro Show sia uno dei pochi posti dove l’incontro con i più grandi creativi permetta l’apertura di una nuova visione all’opera, questo grazie al loro racconto e alla loro esperienza. Un luogo ove il piano “one up” and “one down” viene rotto. Un posto per chi ama condividere e crescere tutti assieme.
Comunicazione importante: non ho pagato nessuno! [pAt]